La Diplomatica è cambiata radicalmente negli ultimi decenni a causa dei "drammatici" sviluppi della tecnologia dell'informazione. Mentre si va consolidando come scienza autonoma con le proprie secolari teorie, metodologie, i propri processi e strumenti di analisi, impegnata nella ricerca sui documenti legali in età medievale e moderna, essa è cresciuta in ambito interdisciplinare, ampliando il suo campo di indagine a tutti i tipi di tradizioni testuali, di forme documentali e di processi di creazione, attraverso l'utilizzo di sofisticati strumenti digitali... (Call for papers, Parigi, 14-16 novembre 2013)

Pubblichiamo un altro articolo (del luglio 2012) tratto dal blog di Marie-Anne Chabin - che ringraziamo ancora per la sua collaborazione - in cui si sviluppa una breve quanto interessante riflessione sull'interoperabilità nel mondo degli archivi digitali.

Pubblichiamo con piacere un articolo in lingua francese di Marie-Anne Chabin, tratto dal suo blog, in merito alla "sincerità" diplomatica dei documenti. Un breve excursus storico che dal re di Francia Luigi XI si snoda sino ai nostri giorni.

I fondi archivistici conservati a Narni dopo un lungo periodo di abbandono e di disordine vennero riscoperti nel 2003 per merito di un progetto di tutela stilato dalla Soprintendenza Archivistica per l’Umbria redatto dal dott. Carlo Rossetti. Fu questo che permise un primo studio e l’avvio al riordino evitando al materiale documentario di rimanere accatastato e sconosciuto.

La Fondazione Luigi Micheletti partecipa al progetto ASSETS, Advanced Service Search and Enhancing Technological Solutions for the European Digital Library: il progetto ha l'obiettivo di migliorare l'usabilità e l'accessibilità diEuropeana (http://www.europeana.eu), a biblioteca digitale europea che ad oggi conta circa 7 milioni di contributi digitali