Beni culturali che abbracciano la tecnologia dei Linked Data e puntano alla condivisione delle risorse nel web: parliamo del progetto ReLoad promosso dall’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia Romagna, dall’Archivio Centrale dello Stato e da regesta.exe, per sperimentare l’applicazione delle tecnologie del semantic web e dei linked data ad una selezione di risorse archivistiche. Il progetto è finalista alla LODLAM Challenge 2013 la competizione lanciata nell’ambito del secondo Summit internazionale sui Linked Open Data per il patrimonio archivistico, bibliografico e museale e parteciperà, assieme ad altri due candidati (“Free Your Metadata” e “Linked Jazz”) alla sfida finale che avrà luogo a Montreal durante il Summit internazionale(19-20 giugno 2013).
Un risultato lusinghiero per l’Italia: ReLoad è stato selezionato grazie al voto degli utenti (cui era affidato il 30% del punteggio finale) e alle valutazioni una commissione di esperti internazionale.
Due parole riassuntive sul progetto. Sono stati “utilizzati” finora (il progetto è in fieri) i dati archivistici dell’inventario della Direzione Generale dell’Agricoltura per l’ACS, gli Inventari dell’archivio storico della Provincia di Piacenza e dell’archivio storico comunale di Alfonsine, le Carte Andrea Costa e l’Archivio Giovanni Codronchi jr per IBC. L’obiettivo perseguito non è stato la creazione di un portale ma l’integrazione, la condivisione delle informazioni descrittive di dettaglio, la realizzazione di un’ontologia della descrizione archivistica sulla base di EAD e ISAD, la sperimentazione di una metodologia di navigazione semantica.
Per costruire l’ontologia per le descrizioni archivistiche (OAD) sono state individuate le “risorse” cui assegnare degli URI, definite le classi e le proprietà dell’ontologia. Il modello dati realizzato è basato sullo standard ISAD (G). Il titolario Astengo è stato codificato in SKOS e sono stati creati link tra unità archivistiche e voci del titolario.
Con i linked open data la descrizione delle risorse si è arricchita nella moltiplicazione dei collegamenti a dati esterni, il valore informativo degli inventari oggetto della sperimentazione è cresciuto grazie alle relazioni emerse nel processo di produzione dei linked data.