Mercoledì, 31 Ottobre 2012

La collezione di pellicole nitrato della cineteca nazionale: un progetto speciale di ricognizione e salvaguardia - III

Note di catalogazione, di Marina Cipriani
Sezione Studi

Alle attività di ricognizione e salvaguardia riguardanti la prima fase del progetto sul patrimonio nitrato della Cineteca Nazionale, si è affiancata quella di produzione e di successiva registrazione delle informazioni sui documenti analizzati.

Tali informazioni hanno assunto carattere di rilevante importanza ai fini della positiva realizzazione del progetto e, soprattutto, della futura gestione conservativa del patrimonio. Infatti, i dati emersi durante il capillare lavoro di mappatura e di controllo della collezione, ingenti in termini quantitativi, sono apparsi subito fondamentali per la migliore conoscenza dell’intero corpus dei nitrati. Questo, sia perché prodotti a seguito di una nuova analisi diretta e sistematica, rullo dopo rullo, dei documenti filmici, sia perché raccolti nel confronto costante e professionalmente aggiornato di tutti gli archivisti in cui competenza scientifica ed esperienza storica e operativa si sono mescolate e compenetrate.

La registrazione dei dati si è, inoltre, sviluppata in relazione ad una scelta di innovazione tecnologica già operata dalla Cineteca Nazionale che dal 2011 ha messo in esercizio un nuovo sistema per la gestione informatizzata di tutto il patrimonio, filmico e iconografico, posseduto.

La nuova banca dati, rispondendo alle esigenze funzionali di un organismo organizzativo complesso e articolato come quello della Cineteca Nazionale, consente in sintesi l’integrazione delle informazioni fra il patrimonio informativo testuale e quello digitalizzato e il controllo delle movimentazioni relative a tutte le attività connesse alla preservazione, al restauro e alla promozione culturale, in aderenza alle nuove normative e agli standard catalografici nazionali e internazionali.

In particolare è stata valorizzata la parte del tracciato catalografico finalizzata a specificare con un grado di notevole dettaglio la descrizione fisica dei supporti e il loro stato di conservazione (ad esempio lo status nitrato), dando ampio spazio agli approfondimenti a “testo libero” in campi note opportunamente previsti. E’stato possibile allegare file word in cui sono riportati i testi di cartelli e didascalie.

Il progetto nitrati ha messo in atto procedure di analisi, identificazione e nuova allocazione, in spazi più idonei e congeniali, dei materiali. Ciò ha comportato la modifica e l’aggiornamento di quanto già descritto nella banca dati, ovvero, ha generato molti dati nuovi non rilevati in precedenti, parziali, campagne ricognitive.

Si è passati, dunque, in sintesi, alla registrazione in forma normalizzata di informazioni: di tipo inventariale, di collocazione, di designazione specifica dei supporti, di consistenza dei rulli, di stato conservativo, di previsione di interventi manutentivi di preservazione e/o di restauro. L’osservazione diretta ha contribuito anche all’individuazione più corretta di titoli, di registi, alla datazione di molti documenti, all’inserimento in contesti storico amministrativi di acquisizione (ricostruzione di fondi patrimoniali) della collezione.

L’analisi dei materiali ha, inoltre, reso necessario l’invio al macero di pellicole interessate da uno stato di degradazione irreversibile. La procedura di “scarto” fisico e inventariale ha determinato, dunque, un’altra modifica sostanziale dei collegati aspetti descrittivi e condotto ad una corretta e più attendibile valutazione statistica patrimoniale e topografica di quanto posseduto dalla Cineteca Nazionale.

Concludendo, la descrizione dei materiali è avvenuta elaborando, ai fini della maggiore omogeneizzazione lessicologica, i dati provenienti dalla ricognizione. E’ stata utilizzata la terminologia tecnica più appropriata già disponibile o è stata generata ad hoc per rispondere alle nuove esigenze di raccolta dati.

Nella prevista seconda fase del progetto nitrati, sul fronte della catalogazione, s’intende proseguire il lavoro con il completamento delle informazioni filmografiche, con particolare attenzione riguardo a tutti quei documenti che necessitano ancora, per la loro identificazione, di ulteriori ricerche in ambito bibliografico.

S’intende, inoltre, dotare le schede descrittive di tutto l’apparato documentale digitalizzato e ascrivibile a quell’interessantissimo corredo (visti di censura, note del collezionista, vecchie rubriche di inventariazione, fotografie di scatole originali, etc.) che ha accompagnato le pellicole in archivio. Un insieme di testimonianze che contribuiscono alla contestualizzazione dei documenti filmici all’interno del loro processo produttivo e di diffusione, a cui si vuole, in tal modo, riconoscere la giusta rilevanza storico-scientifica.

Nell'immagine: etichetta per scatola pellicola.

Devi effettuare il login per inviare commenti