8579 fotografie ritraggono scene di vita scout svolte per lo più in Italia a partire dai primordi dell’Associazione scautistica cattolica italiana (Asci, maschile), nata nel 1916. Altre 1318 testimoniano l’attività dell’Associazione guide italiane (Agi, femminile), fondata nel 1943; complementari a queste ultime le 151 immagini donate da Cecilia Santori Lodoli, tra le fondatrici dell’associazione. Le immagini ci accompagnano fino al 1974, anno in cui Asci e Agi si fondono nell’Agesci.
Frutto dell’iniziativa del Comitato nazionale Agesci e della caparbietà dell’incaricato nazionale alla documentazione Michele Pandolfelli, la decisione di dare visibilità a questo ricco patrimonio iconografico prosegue un percorso iniziato nel 2008 con l’attività di riordinamento e inventariazione degli archivi cartacei delle due associazioni cessate, curata dalla società Memoria srl (www.memoriarchivi.it) e concretizzata nella pubblicazione degli inventari in due volumi raccolti nel cofanetto La memoria prende forma, a cura del Centro documentazione Agesci (Roma, Edizioni Scout Fiordaliso, 2011) e nella messa on line, entro il 2012, della base-dati sul sito del progetto Archivi del Novecento (http://91.212.219.215/archividelnovecento/agesci.htm) cui l'associazione aderisce.
Qui presentiamo il lavoro dedicato ai due fondi fotografici, mirato all’elaborazione di un inventario informatizzato al quale sono collegate le immagini digitalizzate. Affidato ancora alla società Memoria, il lavoro è stato svolto da Chiara Agostini, Raffaella Crociani e Lucia R. Petese, con il coordinamento (in fasi diverse) di Leonardo Musci e Cristina Saggioro, e (come per gli archivi cartacei) seguito per Agesci da Maria Cristina Bertini, che vogliamo qui ringraziare per la preziosa collaborazione.
Un lavoro certosino di riconoscimento di situazioni, persone, luoghi. Base di partenza lo spoglio sistematico delle riviste dell'associazionismo Asci e Agi: «Jau!!!», «L'Esploratore», «Strade al Sole», «Camminiamo insieme», «Estote Parati», «Servire», «La Guida», «Il Trifoglio». Alcune informazioni di contesto erano state raccolte in occasione di un primo parziale intervento svolto da Memoria nel 2006, intervistando alcune capo guida - Cecilia Santori Lodoli, Dolly Tommasi, Annamaria Mezzaroma - e un capo scout - Francesco Mondadori. Un ulteriore, importante aiuto è venuto dalla possibilità di interpellare singoli capi, soprattutto per identificare momenti di vita scautistica locale.
Già la diversa consistenza dei due fondi principali lascia intuire vicende differenti di produzione e conservazione. Il fondo fotografico Asci si è andato sedimentando nel corso della vita dell’associazione per una scelta volontaria, testimoniata dalla presenza sul verso delle fotografie del timbro “Fototeca Asci”, di un numero che potrebbe indicare la registrazione di ingresso del documento nella fototeca e in alcuni casi di classifiche in parte decodificate nel corso del lavoro di riordino. Nell’ambito dell’Agi le fotografie erano fatte e conservate dalle singole capo guida, non esisteva una fototeca associativa né l’abitudine da parte della Segreteria nazionale di conservarle sistematicamente; quelle riunite nel fondo fotografico Agi sono state raccolte in modo sporadico e sono frutto di donazioni a volte limitate a gruppi di fotografie che testimoniano un singolo evento.
In assenza di informazioni precise sulla provenienza e non potendo ricavarle dai documenti se non in pochi casi, la scelta è stata di riordinare i due fondi inserendo le fotografie nella storia e nella struttura delle associazioni di cui testimoniano la vita e l’attività. Nel caso dell’Asci troviamo una divisione in tre sezioni: la Sezione I <Prima Asci> conserva le fotografie delle prime esperienze scautistiche italiane, a partire dal 1910 fino allo scioglimento decretato dal governo fascista nel 1928; nella Sezione II <Periodo clandestino> (tra il 1929 e il 1943) sono conservate solo tre fotografie, testimonianza delle esperienze scautistiche clandestine delle Aquile Randagie; la Sezione III <Seconda Asci> (1943-1974) è la più ricca per patrimonio di immagini e di esperienze. Diversa naturalmente la situazione dell’Agi, nata dopo la Seconda guerra mondiale.
Le serie e le sottoserie descrivono la struttura delle associazioni, ed è nuovamente la consistenza che ci fornisce indicazioni interessanti. Poche le fotografie dei vertici: i consigli generali dell’Asci, convegni e congressi dei capi e delle capo; poco più consistenti le serie <Formazione capi>, presenti naturalmente in ciascuno dei due fondi. Le serie più corpose, sulle quali si è maggiormente concentrata l’attività di riconoscimento, descrizione, riordino, sono quelle intitolate alle branche: lupetti, esploratori, rover nel Fondo Asci; coccinelle, guide, scolte nel Fondo Agi.
Non sorprende, visto il carattere delle due associazioni e il legame con un movimento nato nel 1907 in Inghilterra ma diffuso in tutto il mondo, la presenza di molte immagini che raccontano attività internazionali: serie dedicate a questo ambito sono presenti nelle sezioni dedicate alla prima e alla seconda Asci e nel Fondo Agi. Più inaspettata, per chi non conosce la storia dell’Asci, la serie <Scout italiani in Africa>, a sua volta divisa nelle quattro sottoserie <Egitto>, <Eritrea>, <Libia> e <Somalia>, che conservano fotografie delle unità Asci operanti in questi Paesi nel secondo dopoguerra. La prima è la più consistente: vi troviamo immagini di attività svolte nel deserto e presso aree archeologiche dai riparti del Cairo, di Alessandria e di Porto Said e di loro viaggi all'estero – a Cipro, in Libano. Una sottosottoserie è dedicata alle occasioni di servizio svolte presso El Alamein e Quota 33, nei luoghi della Seconda guerra mondiale.
Come si evince da quanto detto finora, un’attenzione particolare è stata posta, nel corso del lavoro di riordino e di schedatura, nell’identificazione dell’evento in occasione del quale le fotografie sono state scattate: convegni, congressi, vacanze di branco, cacce, campi, uscite, incontri, raduni, route, jamboree, jamborette, rover moot, conferenze, cerimonie ufficiali. Parallelamente, nel titolo e/o nella descrizione sono forniti tutti quegli elementi che permettono anche a chi non abbia familiarità con lo scautismo di leggere l’immagine. Le fotografie non riconducibili a eventi specifici sono nelle serie <Vita scout> e <Momenti di vita religiosa>, in cui sono raggruppate per tipo di attività: costruzioni, cucina, montaggio e smontaggio di tende, salute e forza fisica, pellegrinaggi, visite al cimitero, messe.
Questo rilevante patrimonio, sicuramente d’interesse per chi voglia approfondire lo studio delle due associazioni ma più in generale per gli studi storico-sociali, è consultabile su appuntamento presso il Centro documentazione Agesci (www.agesci.org/centrodocumentazione) e disponibile, entro l'anno in corso, sul sito di Archivi del Novecento all’indirizzo web già citato.