Ho avuto la fortuna di poter seguire da lontano le vicende costruttive, e poi visitare di persona, la Mansueto Library dell’Università di Chicago ed ho avuto l’opportunità di avere interessanti e stimolanti colloqui con la direttrice Judith Nadler ed i suoi più stretti collaboratori tra i quali Jim Vaughan e David Borycz e credo valga la pena presentare, seppur sinteticamente, questa straordinaria occasione di apprendimento e di confronto con la speranza che possa risultare utile anche per i colleghi italiani.
La storica biblioteca principale della University of Chicago, prende il nome dall'industriale e filantropo Joseph Regenstein. Con oltre 4,4 milioni di volumi conservati costituisce una delle più grandi biblioteche nel mondo, ed è nota per la sua architettura brutalista (il termine, coniato da Asplund in Svezia negli anni Cinquanta, denota l’impiego di cemento armato in grandi masse e volumi; è visibile sulla sinistra della foto seguente).
La Regenstein, ormai stracolma di volumi, ha sentito l’esigenza di trovare una soluzione per la costruzione di nuovi magazzini. Nel maggio 2005, il Board of Trustees dell'Università di Chicago ha autorizzato un finanziamento di 42 milioni di dollari per un’ espansione della biblioteca. Il nuovo deposito della Mansueto Library, progettata dall’ architetto di Chicago Helmut Jahn, è composto da una sala di lettura coperta da un vetro a forma di cupola, sotto alla quale è stato collocato un sistema automatizzato di scaffalatura posta a quindici metri sottoterra. Essa consente alla biblioteca di contenere le copie fisiche dei materiali disponibili on-line e di ospitare le nuove acquisizioni dei prossimi 20 anni. La nuova struttura è stata dedicata a Joe e Rika Mansueto, che sono stati tra i principali finanziatori del progetto.
Nel maggio 2008, Joe Mansueto e sua moglie Rika hanno donato 25 milioni di dollari per l'espansione della biblioteca principale dell'Università di Chicago Joseph Regenstein Library. La nuova ala intitolata «Joe and Rika Mansueto Library», è stata progettata dall’ architetto di Chicago Helmut Jahn. Il progetto è stato completato nel 2011. Tecnologie avanzate ed un’architettura di grido si sono coniugate per dotare l’Università di Chicago di spazi adeguati che le consentiranno di mantenere nel campus dell’Università l’intero patrimonio librario e documentario posseduto facendola diventare, al contempo, la più grande Biblioteca universitaria del mondo.
Joe Mansueto si è laureato in economia (Business) all’Università di Chicago nel 1978 e ha ottenuto il Master in Business Administration (MBA) nel 1980; ha fondato la Morningstar una prestigiosa azienda americana di investimenti. Sua moglie Rika, laureata nel 1991 in antropologia nella stessa università ha lavorato anch’essa alla Morningtar come editor per svariati anni. Helmut Jahn è un architetto tedesco/americano. Nato a Nuremberg (Germania) il 4 gennaio 1940 ha frequentato l’Università a Monaco fra il 1960 e il 1965. Emigrato a Chicago nel 1966 si è associato nel 1967 alla C.F. Murphy Associates. Nel 1981 la associazione è stata rinominata Murphy/Jahn. Attualmente costituisce uno dei primi 20 studi di architettura in America . Tra i lavori più noti di Helmut Jahn vanno annoverati il Sony Center a Berlino, il Messeturm di Francoforte, l’One Liberty Palace di Filadelfia, l’aeroporto di Bankok in Tainlandia e lo State of Illinois Center di Chicago.
Qualche (impressionante) numero ... (prosegue nel file pdf allegato in calce)