Giovedì, 12 Novembre 2015

Lo Statuto che non c'è

Susanna Oreffice
Sezione Primo piano

Roma, 14-15 novembre: la “Coalizione 27 febbraio” organizza e promuove un atto pubblico per scrivere i diritti del lavoro autonomo.

Lo scorso 15 ottobre, nella conferenza stampa che ha fatto seguito al Consiglio dei ministri, il premier Renzi ha annunciato il «Jobs Act del lavoro autonomo». Già l'11 di ottobre, presso il Nazareno, il PD ha presentato le sue linee guida per “riparare il danno” dello scorso anno, quando la Legge di stabilità, poi corretta dal Milleproroghe, cancellò il regime dei minimi e nulla fece per bloccare l'aumento dell'aliquota contributiva previsto dalla Legge Fornero.

Per quel che fin qui si è capito, la riparazione avverrà in due tempi: con la Legge di stabilità si rivedono le soglie dei ricavi, innalzandole, per il regime forfettario e, nello stesso tempo, si ripristina il regime dei minimi con l'imposta sostitutiva del 5% (che però durerà solo 3 anni); con un DDL Collegato si defiscalizzano le spese formative, si estendono le tutele relative a maternità e malattia, si modifica il contenzioso (superando la tradizionale distinzione dell'articolo 409 del Codice di procedura civile), si garantisce l'accesso degli autonomi agli appalti pubblici e al fondo di garanzia in caso di fallimento del committente.

Molte delle pretese avanzate anche dalla “Coalizione 27 febbraio” nelle mobilitazioni dei mesi scorsi vengono assunte dal governo. Almeno così pare. Eppure sono molti gli aspetti mancanti. Non si estendono gli ammortizzatori sociali, né NASPI né forme di sostegno al reddito nei periodi di non lavoro. Non si dice nulla sull'aliquota previdenziale, salvo dirsi disponibili alla sua riduzione (quando?). Nulla si dice sui problemi previdenziali dei professionisti ordinisti, ovvero i contributi obbligatori indipendenti dal fatturato. Così come non si ferma il DDL concorrenza, che garantisce l'ingresso delle grandi corporation nella gestione di farmacie e studi legali, ma non solo, e che anzi diventa Collegato alla Legge di stabilità. Ancora: si parla di Statuto dei diritti, ma non si menzionano, se non marginalmente, i diritti nel lavoro, nel rapporto di committenza; la questione, decisiva, dei compensi e della loro equità non trova spazio alcuno.

Ma c'è una questione che più di ogni altra sta a cuore della “Coalizione 27 febbraio”: a scrivere lo Statuto che manca, quello del lavoro autonomo non imprenditoriale, dovranno essere gli stessi professionisti atipici e degli ordini.

Per questo motivo, e per rilanciare la mobilitazione contro i tanti aspetti nefasti della Legge di stabilità (rottura del principio costituzionale della progressività fiscale; tagli al welfare già esangue; “dopaggio” del mercato del lavoro tramite il sostegno alle imprese, ecc.; drammatica insufficienza delle misure di sostegno contro povertà, disoccupazione e sotto-occupazione), la “Coalizione 27 febbraio” propone due giorni di dibattito/laboratorio per scrivere, in modo partecipato, lo Statuto che non c'è.

L'atto pubblico si svolgerà a Roma, presso l'atelier autogestito Esc (via dei Volsci 159 – San Lorenzo), i giorni 14 e 15 novembre prossimi, e sarà così articolato:

Sabato 14 mattina

ore 9:30 – Presentazione dei lavori;

ore 10-13 – Workshop (in parallelo): Ammortizzatori sociali/fiscalità | Welfare, risorse e politiche pubbliche (Sanità, Formazione, Giustizia, Patrimonio culturale);

Pausa pranzo

Sabato pomeriggio

ore 14:30-17:30 – Workshop (in parallelo): Previdenza | Quale Statuto per il lavoro autonomo?

ore 18:00-20:00 – Tavola rotonda “Sullo Statuto che non c'è e quelli in costruzione” | Introduce e modera Roberto Ciccarelli; interventi di: Giuseppe Allegri, Andrea Dili, Cristian Perniciano, Francesca Pesce, Emanuele Toscano.

Domenica mattina

ore 10-13 – Plenaria conclusiva

Contatti/info: http://coalizione27f.info/; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Coalizione 27 febbraio

(ADU – Associazione degli avvocati Difensori d’Ufficio, ANAI – Associazione Nazionale Archivistica Italiana, Archivisti in Movimento, Assoarching, Associazione delle guide turistiche, Camere del Lavoro Autonomo e Precario – CLAP, Comitato per l’Equità Fiscale, Comitato Professioni Tecniche – Ingegneri e Architetti, F.N.P.I. – Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane, Geomobilitati – Geometri, IVA sei Partita, Inarcassa Insostenibile, Intermittenti della Ricerca – Roma, MGA – Mobilitazione Generale degli Avvocati, Rete della Conoscenza, Sciopero Sociale – Roma, Stampa Romana)

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