L’Associazione nazionale archivistica italiana rileva con preoccupazione l’approvazione da parte della Commissione bilancio del Senato di un emendamento all’articolo 21, comma 4 della legge di stabilità, secondo il quale i 500 funzionari del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di prossima assunzione, dovranno essere “selezionati anche tra i laureati nella classe delle lauree in beni culturali L-01”, ovvero tra quelli in possesso di una laurea triennale.
La modifica apportata, apparentemente anodina, potrebbe in realtà rappresentare un pericoloso precedente rispetto alla consolidata prassi di subordinare la partecipazione ai concorsi per i profili di funzionario al possesso di lauree a ciclo quadriennale o quinquennale accompagnate da ulteriori specializzazioni o dal dottorato di ricerca.
L’Anai auspica che nel corso dell’iter parlamentare questo passaggio sia corretto e più esplicitamente definito così da garantire il massimo livello di specializzazione per quanti saranno destinati a svolgere in prima persona le delicatissime funzioni di tutela del nostro patrimonio culturale, ipotizzando semmai lo stanziamento di ulteriori risorse per il reclutamento di professionalità intermedie.
Roma, 17 novembre 2015
Il Direttivo nazionale ANAI