Gentile Candidata/o al Parlamento Europeo,
in vista delle elezioni del 25 maggio prossimo, questa Associazione – in parallelo con quella francese e analoghe associazioni di altri paesi europei – desidera chiedere il suo personale impegno per ottenere che la normativa europea assicuri un rapporto equilibrato e corretto tra la giusta protezione dei dati personali e la salvaguardia degli archivi come mezzi di controllo democratico e fonti di memoria storica.
Come noto, gli archivi sono l’insieme dei documenti che ogni istituzione, pubblica o privata, produce nell’esercizio delle sue funzioni. Sono, pertanto, strumenti operativi che permettono ai cittadini di tutelare i loro diritti e controllare il buon andamento dell’amministrazione. Sono, inoltre, fonti primarie per la ricerca storica.
Il diritto alla tutela dei dati personali deve essere contemperato con il diritto della collettività ad esercitare il controllo sull’azione amministrativa e con il diritto alla ricerca e, dunque, la tutela non può spingersi fino alla distruzione indiscriminata dei dati. I dati personali sono parte integrante dei documenti che costituiscono il patrimonio storico-culturale di un popolo e, come tali debbono essere conservati quando gli archivisti, o conservatori delle fonti, ne attestino la rilevanza storica.
Gli archivi, in sostanza, possono contenere dati di carattere personale che fanno parte del patrimonio culturale e dunque della cittadinanza europea.
L’Associazione Nazionale Archivistica Italiana, in quanto rete di professionisti presenti nelle amministrazioni pubbliche e in quelle private, ha aderito alla petizione internazionale che ha raccolto più di 51000 firme ottenendo dal Parlamento europeo un voto (12 marzo 2014) che circoscrive il c.d. « diritto all’oblio » e vi chiede ora di far conoscere la vostra posizione sui punti seguenti
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Siete contrari alla sistematica distruzione o anonimizzazione dei dati personali ?
La protezione dei dati personali richiede espliciti vincoli giuridici al loro corretto utilizzo che viene garantito da « norme tecniche di alto livello», e da professionisti in grado di gestire l’accesso ragionato agli archivi. Il decorrere del tempo affievolisce il diritto alla tutela nel caso in cui l’interesse storico debba prevalere sull’interesse del singolo.
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Siete favorevoli alla valorizzazione dei dati del patrimonio culturale europeo ?
I dati personali sono fonte essenziale per la storia politica e per la storia sociale (sarebbe assurdo privarsi, ad esempio, di tutti i dati utili per valutare su tempi lunghi fenomeni come l’immigrazione e l’emigrazione).
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Siete favorevoli a rassicurare i cittadini con informazioni chiare e dettagliate sui limiti di utilizzo dei dati che li riguardano?
Utilizzare i dati personali con intelligenza e con rispetto della persona oggetto del trattamento dei dati, è un principio fondamentale della ricerca storica e della deontologia degli archivisti. L’educazione a una gestione corretta dei dati personali, anche nei sistemi digitali, dovrebbe essere una priorità politica.
Su questi punti si animerà il dibattito dopo le elezioni europee.
Le vostre risposte (o non risposte) saranno rese pubbliche per alimentare questo dibattito di alto interesse civile.
L’Associazione vi ringrazia fin d’ora per le vostre prese di posizione e il vostro impegno di legislatori europei e vi prega di accogliere i più cordiali saluti.
A nome del Consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana
Il Presidente, Marco Carassi
ADESIONI RICEVUTE:
PARTITO DEMOCRATICO
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Mercedes Bresso
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Sergio Cofferati
FORZA ITALIA
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Lara Comi
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Susy De Martini
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Fabio Filippi
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Emma Soncini
MOVIMENTO 5 STELLE
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Nives Gargagliano
L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS
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Fabio Amato
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Marco Furfaro
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Francesco Gesualdi
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Stefano Lugli
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Assunta Signorelli
ITALIA DEI VALORI
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Ignazio Messina
SCELTA EUROPEA
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Oreste Calliano
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Niccolò Rinaldi
LEGA NORD
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Borghezio Mario