Con l'evento "Memorie in corso", organizzato a Cagliari il 18 dicembre 2014 dalla Regione Sardegna in collaborazione con la sezione regionale dell'ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana), è stato presentato il portale dell'archivio storico regionale. Il portale, realizzato con fondi del POR FESR 2007-2013 dalla Direzione generale per la Comunicazione della Regione Sardegna, è il coronamento di un lavoro durato anni a partire dal censimento avviato nel 2005 negli archivi della Presidenza e degli assessorati regionali che, per la prima volta nella storia dell'autonomia regionale, ha permesso la realizzazione di una mappatura del patrimonio documentario prodotto dall'amministrazione. La banca dati realizzata in questi anni, il cosiddetto SIADARS (Sistema Informativo degli archivi di deposito della Regione Sardegna) fornisce per tutti gli archivi di deposito censiti informazioni sui complessi archivistici, sugli uffici che li hanno prodotti e conservati e sui locali in cui tali archivi sono conservati. Il lavoro di censimento ha portato ad un'analisi dei complessi archivistici e delle relazioni esistenti tra questi, con un approfondito studio dei soggetti produttori attraverso lo spoglio degli atti normativi. La giornata di presentazione ha avuto inizio con i saluti istituzionali. Subito dopo il direttore generale per la Comunicazione della Regione, la dottoressa Michela Melis, ha presentato la politica archivistica dell'Amministrazione regionale e l'importanza dell'investimento in questo settore sia dal punto amministrativo gestionale che da quello della "memoria collettiva” delle istituzioni. È intervenuta poi la dottoressa Micol Raimondi, funzionaria della Direzione della comunicazione e archivista responsabile del progetto, che ha illustrato il portale. Successivamente la professoressa Mariarosa Cardia dell'Università di Cagliari ha parlato dell'importanza degli archivi regionali per la ricerca storica e istituzionale. Subito dopo il dottor Antonio Salis, direttore del Servizio beni librari, biblioteca e archivio storico regionali, ha illustrato le attività del suo servizio in merito alla gestione e valorizzazione degli archivi storici regionali. In seguito l'ingegner Stefania Puxeddu, direttore del Servizio Edilizia della Direzione generale di AREA (Azienda regionale per l'edilizia abitativa) ha descritto il progetto tecnico per la realizzazione dell'archivio di deposito e storico dell'amministrazione regionale. Nella seconda sessione mattutina sono intervenuti la dottoressa Monica Grossi, soprintendente archivistico per la Sardegna, che ha parlato dell'intesa dello Stato con la Regione Sardegna che porterà alla pubblicazione sul SIUSA (Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche) dei dati del portale, e, sempre nell'ottica delle reti archivistiche, nazionali e non, e della loro importanza, il dottor Stefano Vitali, soprintendente archivistico per la l'Emilia Romagna. La sessione pomeridiana, incentrata sull'analisi del portale e delle sue potenzialità, ha visto l'intervento delle dottoresse Anna Maria Oppo, Licia Meloni e Maria Gabriella Romagnino, tre archiviste collaboratrici del progetto, che hanno descritto le potenzialità del portale, dimostrando come il web abbia influito sulla conoscenza e modificato le modalità di ricerca, da un lato valorizzando la descrizione archivistica, dall'altro modificando il ruolo dell'archivista.
La definizione di archivio storico virtuale nasce perché ad oggi tutta la documentazione censita è ubicata in molteplici depositi e manca un'unica sede fisica destinata ad ospitare l'archivio storico regionale. L'archivio virtuale permette non solo la descrizione unitaria del patrimonio archivistico regionale, ma soprattutto consente l'accesso alle descrizioni dei fondi storici. La consistenza del patrimonio storico individuato è pari a 6.134 metri lineari, con 1.084 complessi archivistici, 88 soggetti produttori, 21 soggetti conservatori e 862 atti normativi. Inoltre sono presenti 8.260 schede relative alla descrizione delle delibere di giunta, collegate alla scansione del documento originale. Vista la mole di questa tipologia di materiale, per ora ne è stata caricata una minima parte; il resto delle immagini verrà reso disponibile a partire dai prossimi mesi. Il portale permette di muoversi virtualmente attraverso i fondi dell'archivio storico, visualizzando le tipologie di documentazione conservata, l'analisi delle serie e delle relazioni presenti tra i vari livelli; la scheda di ciascun complesso archivistico è collegata ai relativi soggetti conservatori e produttori, e questi ultimi sono collegati alle schede relative agli atti normativi che ne hanno determinato l'istituzione e condizionato l'esistenza. Il portale consente varie modalità di interrogazione della banca dati, che agevolano la ricerca sia degli studiosi sia di chi vi si accosta per semplice curiosità. Il materiale conservato nei depositi regionali non è solo quello prodotto direttamente dalla Regione; vi è anche documentazione di quegli enti statali che nel corso dei decenni hanno ceduto le loro competenze all'amministrazione regionale. Infatti la documentazione più antica data 1870. Il lavoro proseguirà con l'inserimento di altro materiale descrittivo e, si spera, con l'inserimento di altre scansioni di documenti e di fotografie; non è trascurabile, né per importanza storica, né per entità, il materiale fotografico presente in archivio. Il fine ultimo sarebbe quello di arrivare ad avere un unico portale che metta a disposizione tutto il patrimonio archivistico regionale e non solo, ma anche quello di relazionarsi con realtà già esistenti, come la Digital Library.