Sabato, 10 Gennaio 2015

Francesco Rosi, oltre i suoi capolavori cinematografici, ha lasciato un altro tesoro: il suo archivio

Redazione MdA
Sezione Nel web

L'archivio del Maestro Rosi è riordinato e consultabile on line grazie al Museo Nazionale del Cinema di Torino. Un tesoro per tutti ... a cominciare dalle scuole.

"Il Museo Nazionale del Cinema ha acquisito tra il 2003 e il 2008 l’archivio di Francesco Rosi, figura d’eccellenza della produzione italiana nella seconda metà del Novecento, iniziatore di uno dei filoni più significativi degli anni Sessanta-Settanta: il cinema d’inchiesta.
Il fondo Rosi - di estremo interesse per quantità, qualità e completezza dei materiali - è un complesso articolato che comprende documenti archivistici, fotografie, libri, riviste, raccolte di articoli e ritagli di giornale, manifesti, materiali pubblicitari e documenti audiovisivi: un archivio che documenta compiutamente tutta l’attività del regista napoletano dagli esordi sino a oggi. In questa sede presentiamo il risultato delle operazioni di catalogazione, restauro e valorizzazione dei materiali più prettamente archivistici, rappresentati da 365 fascicoli e 609 documenti per un arco cronologico compreso tra il 1928 e il 2008.
La parte più cospicua del fondo è costituita dalla documentazione dei film realizzati da Rosi: materiali di ricerca sui temi di volta in volta affrontati, appunti, scalette, soggetti e sceneggiature, storyboard, dossier di corrispondenza, rassegne stampa, interviste e scritti di Rosi. Completano il fondo alcune sezioni dedicate a materiali non riconducibili a un film in particolare: progetti, scritti di e su Rosi, premi, rassegne, festival, interviste, ecc." [a cura del Museo Nazionale del Cinema di Torino]

L'Archivio on line.

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