Venerdì, 14 Dicembre 2012

L'archivio delle "Sorelle Chiostri"

Renato Delfiol
Sezione Attività

L’archivio delle “Sorelle Chiostri” è stato individuato nel 2010 e dichiarato di interesse storico particolarmente importante con decreto del 9/11/2012. Comprende documentazione dal 1933 al 2007, anno nel quale la sartoria fu chiusa. E’ costituito da un fondo di disegni, lucidi e bozzetti di moda, parte acquerellati, nonché da riproduzioni di abiti in b/n e a colori, da ritagli di stampa da riviste di moda, fotografie, modelli e disegni di modelli, ai quali è spesso attaccato un pezzetto della stoffa usata. Ne fa parte anche un gruppo di schede "autorizzative" dell’Ente Nazionale della Moda, dal 1936 al 1941, con allegate foto e ritagli di stoffa. Il materiale, non completamente ordinato e sprovvisto di elenchi analitici, si trova condizionato quasi tutto in fascicoli e cartelle ordinate secondo le stagioni di moda; si tratta di 31 fascicoli di bozzetti e di  altri 3 di “stagioni”, nonché di 71 buste o contenitori diversi di “stagioni”.

Riportiamo la storia della sartoria delle sorelle Chiostri, che potete consultare, con altri dettagli, sulla scheda Siusa.

Nel 1915 tre sorelle della famiglia Chiostri decidono di aprire una casa di mode a Firenze in Piazza del Duomo, n. 3. La ditta si chiamerà “Sorelle Chiostri” e tale nome rimarrà fino al 1975. Inizialmente la produzione di abiti, mantelli, biancheria, pellicce, sarà basata su cartamodelli originali francesi di alta moda e già nel primo dopoguerra, Sestilia Chiostri è un nome conosciuto per chi cerca un prodotto dei alta classe e raffinatezza. Nel 1933 l’atelier si trasferisce sul Lungarno Corsini nel Palazzo dell’attuale ambasciata inglese. Nel secondo dopoguerra comincia ad emergere l’alta moda italiana grazie a Giovan Battista Giorgini. L’atelier esordisce nel 1950 con una sfilata in occasione del Maggio Musicale, in seguito i loro modelli sfilarono nelle manifestazioni organizzate nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. Dagli anni ’60 le “Sorelle Chiostri” aprono le loro porte anche ai sarti italiani: Valentino, Lancetti, Balestra, che si aggiungono a a nomi come Schuberth, Givenchy, Yves Saint Laurent. Nel 1957 muore Sestilia e l’anno successivo subentra nell’attività il figlio Vittorio, mentre la giovanissima Fiammetta è la Premiere, ovvero “maestra” a capo dell’atelier, con funzioni decisionali e colei che nel tempo ha saputo dare continuità alla tradizione. Alla fine del 1962, dopo due trasferimenti di sede, in P.zza Antinori e in Via de’ Corsi (sempre in Firenze), entra in azienda come collaboratrice, la figlia di Vittorio, Marta Chiostri. Nel 1975 Vittorio decide di ritirarsi ed è la fine dell’azienda “Sorelle Chiostri”, ma Fiammetta convince Marta Chiostri a formare un’altra società e nel 1976 nasce la “Sartoria Kiostri” con la sede a Palazzo del Marchese Puccio Pucci. La nuova generazione di collaboratrici è rappresentata dalla figlia di Fiammetta, Chiara, entrata in ditta otto anni fa.

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