Mercoledì, 12 Dicembre 2012

Vento da Sud - II edizione

Maria Antonietta Ventricelli
Sezione Attività

Allestita nelle sale dell'Archivio di Stato, il 22 febbraio è stata aperta al pubblico la mostra VENTO DA SUD, con una sezione documentaria dedicata ad Antonio Vincenzo Gigante, partigiano brindisi,no, medaglia d'oro al valor militare alla memoria, ucciso nel 1944 nella Risiera di San Sabba a Trieste. 


L'iniziativa era rivolta soprattutto agli studenti e inserita nel progetto PROVA DI DEMOCRAZIA promosso dall'ANPI di Brindisi e dall'Archivio di Stato, con il patrocinio della Provincia di Brindisi. 

E' stata riproposta la mostra documentaria e fotografica VENTO DA SUD, realizzata nel 2004 dall'I.T.C "G. Marconi" di Brindisi e da istituti scolastici di altre regioni, per l' "ltalia liberata -Scuole in rete", con il coordinamento del prestigioso Istituto "Albe Steneir" di Torino. Il percorso espositivo presentava gli avvenimenti che si susseguirono nell'Italia del sud dall'8 settembre 1943 al giugno 1944, quindi dallo sbarco degli alleati in Sicilia alla liberazione di Roma. Gli oltre 300 documenti selezionati, proposti in tredici pannelli, raccontavano la guerra, le condizioni difficili delle popolazioni meridionali, le atroci rappresaglie e l'orrore dell.e stragi di civili commesse dai tedeschi in ritirata, ma anche i momenti, di lotta e di diffusa attività anti tedesca e antifascista, come le azioni di resistenza lungo la strada che da Taranto portava a Bari, a Barletta, a S. Severo, fino alla difesa del porto barese e alla celebrazione, nel gennaio del 1944, del 1° Congresso del Comitato di Liberazione Nazionale, nel teatro Piccinni di Bari.

La sezione di documenti e fotografie Antonio Vincenzo Gigante nelle carte della Questura di Brindisi -Schedario politico, a cura dell'Archivio di Stato, ha proposto documentazione rinvenuta nell'archivio storico della Questura di Brindisi, depositato presso l'Istituto e in corso di ordinamento ed inventariazione.

Il fascicolo dello schedario politico di Gigante contiene la corrispondenza, le foto segnaletiche, gli atti amministrativi e giudiziari, spediti dalle altre questure italiane a quella di Brindisi e consente una ricostruzione della vita e delle persecuzioni subite dall'antifascista.

Antonio Vincenzo Gigante, nato a Brindisi nel 1901, dove aveva iniziato la sua formazione politica, a vent'anni si era trasferito a Roma per lavorare come muratore cementista. Era di,ventato sindacalista e sostenitore delle lotte degli edili, aveva poi aderito al partito comunista, divenendone organizzatore in clandestinità. Arrestato nel 1934, veniva condannato dal Tribunale Speciale a vent'anni di reclusione e poi confinato a Ustica. Dopo 1'8 settembre partecipava alla resistenza, al comando di formazioni partigiane nel Friuli Venezia Giulia, ma arrestato dai tedeschi, per una delazione, veniva torturato e poi ucciso nella Risiera di San Sabba.

Il nucleo più significativo della sezione documentaria, presentata nella mostra, era costituito dalle copie delle lettere che Gigante inviava alla madre Concetta, residente a Brindisi e qui costantemente controllata dalla questura, e ad altri socialisti brindisini, come Beniamino Andriani e Arturo Sardelli. Sono state esposte, inoltre, una lettera autografa della moglie Wanda Fonti e le foto originali della cerimonia di commemorazione e dello scoprimento della lapide, con testo dettato da Concetto Marchesi, svoltasi a Brindisi nel 1952, alla presenza di Umberto Terracini, presidente dell'Assemblea Costituente e compagno di carcere dell'antifascista brindisino.

La mostra è rimasta aperta dal 22 febbraio al 20 marzo 2012.

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