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Mercoledì, 22 Aprile 2015

A Salerno la presentazione di due importanti volumi dedicati alla Seconda guerra mondiale nel territorio

Maria Teresa Schiavino
Sezione Scaffale

Archivio di Stato di Salerno, Sabato 16 maggio 2015 alle ore 10,30

presentazione dei volumi:

Archivio di Stato di Salerno, .«Schegge di storia: Salerno e l'operazione Avalanche. Documenti, diari, memorie, testimonianze», Roma 2014, a cura di Renato Dentoni Litta; Memorie di guerra. Il Cilento e il Salernitano prima, durante e dopo l'operazione Avalanche, a cura di Antonio Capano e Amedea Lampugnani, Eboli, 2014. 

I due volumi chiudono, in qualche modo, il cerchio delle celebrazioni dello Sbarco degli Alleati del 1943, ultimo atto della seconda guerra mondiale. Questo evento ebbe come teatro principale la provincia di Salerno, dal Cilento alla Costiera amalfitana. La guerra, fino a quel momento lontana e quasi irreale, irruppe allora nel territorio salernitano con tutti i suoi annessi e connessi: bombardamenti, sparatorie, scontri, battaglie aeree. Le immagini in bianco e nero dello sbarco e della presenza alleata sulle nostre coste è rimasto negli occhi e nella memoria di tutti, grazie al bellissimo e intramontabile libro di Angelo Pesce Salerno 1943 Operazione Avalanche. (Salerno, 2000). Invece i due libri che si presentano il 16 maggio all'Archivio di Stato di Salerno hanno come loro principale caratteristica  un marcato interesse per la storia orale e per la memorialistica, cioè per il racconto individuale degli avvenimenti cosi come li vissero coloro che vi si trovarono coinvolti.  Questo tipo di documento costituisce ormai una fonte storica non secondaria, usata insieme alle altre, per la ricostruzione "dal basso" dei grandi eventi della Storia. 

1.«Schegge di storia: Salerno e l'operazione Avalanche. Documenti, diari, memorie, testimonianze», dell'Archivio di Stato di Salerno, curato da Renato Dentoni Litta e edito dalla Direzione Generale degli Archivi nella collana delle Pubblicazioni degli Archivi di Stato nel 2014, raccoglie i documenti relativi alla mostra che l'archivio di Stato ha organizzato nel 2013 - portando avanti un discorso già iniziato nel 2012: quello di raccontare la storia dello sbarco attraverso tipologie diverse di documenti, da quelli propriamente archivistici ai reperti recuperati dall'associazione «Salerno 1943»,  fino ai racconti, alle pagine di diario, alle cronache che raccontano quei giorni densi di paura e di avvenimenti. Un continuo rimando, quindi, dalla storia istituzionale alla storia "popolare",  che si mescolano in un unico, avvincente racconto di quei giorni febbrili.  Il percorso di ricerca inizia un attimo prima dello sbarco (Arrivano), quando ancora la guerra è distante e la città vive in apparente tranquillità i suoi giorni, sotto la cappa del fascismo, delle sue "consegne" e delle difficoltà alimentari. Un documento interessante è la relazione di Leopoldo Cassese, allora direttore dell'archivio di Stato di Salerno, che racconta le vicende della documentazione nel periodo dell'occupazione alleata.

Una sezione molto densa è quella appunto della storia "dal basso": da un lato diari e testimonianze di cittadini salernitani che si trovarono in città nei giorni dello sbarco e vissero in prima persona i bombardamenti, e i combattimenti che avvenivano tra le truppe tedesche in fuga e l'esercito alleato (Vivere sotto le bombe), dall'altro diari, memorie e testimonianze orali di soldati che si trovarono, dopo l'otto settembre, prigionieri degli Alleati o caddero nelle mani dei Tedeschi e subirono la deportazione e la prigionia nel campi di concentramento, o aderirono alla guerra partigiana  (Ideologie della guerra e paesaggi della sconfitta). I materiali raccolti in questa sezione  forse non sono esaustivi di tutto quanto probabilmente è stato scritto e raccontato su questo soggetto. Sono nondimeno indicativi di una grande capacità "popolare" di memoria e di narrazione, alimentata dalla consapevolezza di aver vissuto eventi eccezionali, che hanno diritto al loro spazio nell'universo della scrittura.

Si continua poi con una serie di documenti tratti dal fondo Intendenza di Fnanza Danni guerra, in cui, attraverso le richieste di risarcimento avanzata dai cittadini salernitani negli anni successivi, è possibile ricostruire l'aspetto della provincia distrutta dalle bombe, dalle occupazioni forzose di terre, fabbriche ed edifici pubblici da parte degli Alleati (I danni di guerra a Battipaglia, I danni di guerra a Salerno e provincia, Salerno e gli Alleati). Il percorso di ricerca si conclude con una serie di documenti relativi al periodo dello smantellamento dell'apparato statale fascista a Salerno e della nascita di Comitati di Liberazione (La condanna del fascismo e il processo di epurazione). Il volume si chiude, invece, con i reperti di guerra raccolti e catalogati dall'Associazione Salerno 1943, che ha lavorato anche, a sua volta, alla ricostruzione delle storie di alcuni aerei e dei loro piloti caduti in quei giorni di guerra nelle montagne della nostra provincia.

Ricerca e testi sono di Renato Dentoni Litta, Eugenia Granito, Francesco Innella, Maria Teresa Schiavino, Anna Sole, Fernanda Maria Volpe.

2. Memorie di guerra. Il Cilento e il Salernitano prima, durante e dopo l'operazione Avalanche, a cura di Antonio Capano e Amedea Lampugnani, Eboli, Il Saggio, 2014, raccoglie una serie di contributi e testimonianze che riguardano sia i giorni dello sbarco che i momenti precedenti e successivi. Si tratta di un volume composito di saggi, racconti e poesie: un insieme di voci diverse che costruisce una narrazione non univoca del 1943 nel Cilento, remota regione della provincia di Salerno, ma lascia spazio alla riflessione e all'emozione. Interessanti, dal punto di vista documentale, sono le pagine delle Cronache antiche delle monache benedettine di Eboli, e i brani tratti dal diario di Pasqualina Caruso, emozionati racconti dei bombardamenti sulla cittadina di Eboli; le altre testimonianze, per la maggior parte racconti e storie raccolte dalla viva voce dei protagonisti, conservano la freschezza e la vivacità del tempo, mostrandoci una quotidianità di paure, angosce e pericoli che - rapportate al nostro tempo, ai teatri di guerra che ci circondano - appaiono di una terribile attualità.

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