Lunedì, 18 Marzo 2013

Silenzio delle carte: voce del pensiero - Modernità di Giovanni D’Astoli critico ternano

Letizia Salvatori
Sezione Scaffale

L’Archivio di Stato di Terni, il 21 marzo p.v., presenterà un elegante catalogo dal titolo Silenzio delle carte: voce del pensiero - Modernità di Giovanni D’Astoli critico ternano.

Il volume è frutto della mostra documentaria ed iconografica, realizzata dall’Istituto, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio nel settembre 2009, dedicata alla figura di Giovanni D’Astoli, intellettuale dai molteplici interessi ed impegni, personaggio di spicco nell’ambiente artistico culturale, politico della Terni del ‘900.

Le carte del D’Astoli sono state donate all’Archivio di Stato dagli eredi, per il desiderio di far conoscere e studiare la personalità di quest’uomo eclettico, il quale con la passione per l’arte, sviluppata nel movimento futurista tanto da farne un critico di spessore, con l’attività giornalistica a più livelli, da pubblicista a direttore di testata, con il suo attivismo politico, all’interno del partito liberale, ha portato uno spirito innovativo, anche se contestato nella società industriale ternana.

L’archivio del personaggio si presenta sotto forma di raccolta, più che di produzione, in quanto la documentazione è molto eterogenea, frutto di attività professionali ma anche di passioni. Il percorso espositivo dei documenti nel 2009 è stato in grado di far conoscere l’intellettuale in tutto il suo mondo interiore ed esteriore, grazie al riordinamento e all’inventariazione analitica delle carte, nonché della relativa banca dati redatti dalla dott.ssa Rosalia Di Leo.

Il catalogo della mostra nato in collaborazione con il Centro Studi Storici di Terni, ricco di immagini, curato dalla dott.ssa Rosalia Di Leo e dal prof. Domenico Cialfi, Presidente del Centro, sarà un degno epilogo dell’esposizione documentaria.

Il volume sarà valorizzato nella presentazione del Sovrintendente Archivistico per l’Umbria, dal Presidente Umbria Ricerche, da un docente dell’Accademia Belle Arti di Roma, da due noti esponenti del Centro Studi Storici.  

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