Il Presidente dell'Anai, Marco Carassi, a nome del Consiglio Direttivo dell'Associazione, scrive e chiede chiarimenti al CSM in merito alla notizia dell'impiego di reclusi per le attività di digitalizzazione del suo archivio cartaceo.
Nell'articolata lettera, in calce, l'Associazione nazionale archivistica italiana sottolinea la necessità, soprattutto da parte di un organo dello Stato, di impiegare professionalità archivistiche nel lavoro di recupero e trattamento delle proprie carte.
La complessità di operazioni quali la digitalizzazione, previo riordino e scarto, la delicatezza di questioni quali la riservatezza, richiedono un approccio non mediatico, ma pianificato e ben progettato per la salvaguardia di beni archivistici della collettività.
La lettera del Presidente e del Consiglio direttivo dell'Anai, Roma 14 marzo 2015
Immagine in apertura: Insediamento del CSM, 24 marzo 1958, Archivio Luce