Sabato, 14 Febbraio 2015

Un appello per la conservazione in situ del Memoriale italiano ad Auschwitz

Gherush92 Committee for Human Rights
Sezione Primo piano

Documento di lavoro per il restauro e la conservazione in situ del Memoriale Italiano ad Auschwitz

All’attenzione di:

Ban Ki Moon
Segretario Generale delle Nazioni Unite

Zeid Ra'ad Al Hussein 
Alto Comissario i Diritti Umani

Irina Bokova
Direttore Generale dell’Unesco

Jean-Claude Juncker
Al Presidente della Commissione Europea

Ewa Kopacz
Al Primo Ministro Polacco

Matteo Renzi
Al Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano

Paolo Gentiloni 
Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Ai membri del Parlamento Italiano

PREMESSO CHE
- Gherush92 Committee for Human Rights e l’Accademia di Belle Arti di Brera hanno lanciato un appello per il restauro e  la conservazione in situ del  memoriale italiano ad Aushwitz  e per la sua immediata riapertura al pubblico;  
- nel 1980 ad Auschwitz è stato inaugurato il Memoriale Italiano concepito per conto dell’ANED (Associazione Nazionale ex Deportati Politici nei campi nazisti) dallo Studio architetti: BBPR (Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti, Ernesto Nathan Rogers);
- l’opera è composta da una spirale ad elica che simboleggia la memoria, realizzata al piano terra del blocco 21, entro cui si cammina sospesi su una passerella in travetti di legno a simboleggiare la linea ferroviaria, ascoltando le note di “Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz” composta da Luigi Nono, che avvolge il cammino del visitatore in un percorso unitario e ossessivo lungo ottanta metri e che rappresenta e rievoca la spirale di violenza nella quale i deportati furono travolti;
- l’attraversamento dell’opera evoca i momenti della disperazione, della presa di coscienza, della volontà di sopravvivenza e della vittoria sul male;
- mediante un’armatura lignea, la spirale tende una banda continua di tela sulla quale sono rappresentate le immagini del fascismo, dell’antifascismo, della Resistenza, della deportazione e dello sterminio, secondo la trama scritta da Primo Levi; 
- la spirale, dilatata nelle tre dimensioni, scandita dalle viste alterne della baracca e dei dipinti, ricompone l’incubo doloroso, coniugando spazio architettonico e pittura per trovare una comunicazione immediata e universale;
- la parte interna della  spirale è stata dipinta da Pupino Samonà con immagini che evocano i deportati italiani: non solo ebrei ma anche prigionieri politici, ex partigiani e altri personaggi come Antonio Gramsci, uno dei più importanti intellettuali italiani ed europei del 900, fra i più studiati al mondo;
- l’opera, uno dei primi esempi di installazione multimediale, la cui regia è di Nelo Risi, sulla base di un testo di Primo Levi - uno dei più importanti scrittori europei del 900, ex deportato nel Campo di Sterminio di Auschwitz - intitolato “Al visitatore” che rappresenta una struggente sintesi sulle vicissitudini nei campi, sulla orribile e scientifica opera di sterminio, sulla guerra e le lotte per combattere fascismo e nazismo. Il testo così conclude “visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita: da qualunque paese tu venga, tu non sei un estraneo. Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile, che non sia stata inutile la nostra morte. Per te e per i tuoi figli, le ceneri di Auschwitz valgano di ammonimento: fa che il frutto orrendo dell’odio, di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme, né domani né mai”;
- il progettista dell’opera è l’architetto Lodovico Belgiojoso, anch’esso ex deportato in Mauthausen. 

CONSIDERANDO CHE
- Il Memoriale Italiano di Auschwitz, situato nel Blocco 21, ricorda e celebra tutti gli italiani, donne e uomini ebrei, rom, omosessuali, dissidenti politici, deportati nei campi di concentramento nazisti, fra i quali gli stessi autori dell’opera d’arte.
- il Memoriale Italiano e la sua collocazione nel Blocco 21 possiede un alto valore artistico, educativo e di testimonianza diretta;
- il Memoriale Italiano è stato ideato e realizzato contestualmente alla dichiarazione di Auschwitz sito UNESCO 1979, e, facendone parte integrante, va considerato patrimonio mondiale dell’umanità; 
- il Memoriale Italiano costituisce l’unico esempio di allestimento che risponde perfettamente alle Linee Guida di recente formulate per la conservazione di Auschwitz, lasciando intatta la struttura edilizia in cui trova sede, pur legandosi al sito nel modo più confacente;
- ogni operazione tesa a trasferire il Memoriale dal contesto che l’ha generato, il campo di sterminio di Auschwitz, comporterebbe una perdita di senso dell’opera, equivalente, di fatto, alla sua distruzione.

RILEVA CHE
- dal luglio del 2011 il Memoriale Italiano è stato chiuso per unilaterale decisione della Direzione del Museo/KZ di Auschwitz-Birkenau, con la motivazione ufficiosa che si tratterebbe di un’opera non rispondente alle Linee Generali per gli allestimenti delle mostre nazionali adottate in Polonia nel 1991, perché sarebbe “opera d’arte fine a sé stessa” e “priva di valore educativo”;
- non risultano atti specifici di carattere pubblico, di rilevanza statale polacca ovvero internazionale, cioè vidimati dal Comitato Internazionale di Auschwitz, che esprimano un giudizio negativo sul Memoriale Italiano;
- i numerosi appelli (appello di Gherush92) volti a chiedere la riapertura permanente del Memoriale Italiano e la sua conservazione in situ delle Associazioni per i Diritti Umani,  Associazioni ex Deportati, di accademici, professionisti, deportati politici e una delibera del Consiglio Superiore dei Beni Culturali Italiani sono rimasti senza seguito;
- a tutt’oggi è impedito l’accesso permanente e la libera fruizione dell’opera da parte di studenti, visitatori, artisti, accademici;
- da fonti giornalistiche risultano notizie in merito all’imminente trasferimento dell’opera a Firenze;
- proposte e progetti avanzati da alte istituzioni culturali e scientifiche italiane, come l’Accademia di Belle Arti di Brera e il Dottorato in Progettazione Architettonica di  Palermo, volte al ripristino e restauro in situ del Memoriale sono a tutt’oggi rimaste prive della dovuta considerazione;
- sono in corso due interrogazioni parlamentari  (Camera) (Senato)  indirizzate  al Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano, al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, al Ministro dei Beni Culturali richiedente l’immediata riapertura e conservazione in situ del Memoriale e finalizzata a bloccare il trasferimento dell’opera in Italia.

CONSIDERANDO CHE 
La decisione  di smantellare e rimuovere il Memoriale Italiano  dal blocco 21 del campo di sterminio di Auschwitz  pare essere in contrasto con gli articoli:
- 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani;
- 15 del Patto Internazionale sui Diritti Economici, Culturali e Sociali;
- 19 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici;
- 4 della Convenzione riguardante la Protezione dell’Eredità Culturale e Naturale;
- 11, 13 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea;
- 9, comma 1 e 33 della Costituzione Italiana;
- 73 della Costituzione Polacca;
La questione, per le sue delicate implicazioni, è di natura internazionale.

SI CHIEDE ALLE ISTITUZIONI IN INDIRIZZO DI
- adoperarsi per garantire l’accesso permanente al Memoriale Italiano e il suo restauro conservativo in situ;
- favorire l’attuazione di progetti volti a salvaguardare, senza alterazioni, l’integrità dell’opera in situ adattando l’installazione alle nuove linee guida museali con integrazioni di natura esplicativa.

SI CHIEDE INOLTRE
Al Segretario Generale Delle Nazioni Unite 
di valutare l’opportunità di:
- favorire un colloquio tra le delegazioni permanenti italiane e polacche al fine di trovare una soluzione per garantire l’immediata salvaguardia e il libero accesso al Memoriale Italiano;
- sottoporre il caso all’attenzione del Comitato Economico e Sociale al fine di istruire un’indagine sul caso.

All’Alto Commissario dei Diritti Umani 
di valutare l’opportunità di:
- nominare un relatore per sottoporre il caso al Prossimo Consiglio per i Diritti Umani;
- sottoporre il caso, per le opportune valutazioni, al Comitato per Diritti Umani e al Comitato sui Diritti Economici e Sociali e ai rapporteur nel Campo dei Diritti Culturali e dei Diritti Umani.

Al Direttore Generale dell’Unesco 
di valutare l’opportunità di:
- disporre una visita ispettiva per analizzare lo stato del Memoriale Italiano;
- rendere note le argomentazioni della Direzione del Museo che impediscono l’accesso al Memoriale Italiano;
- sentire le parti interessate per esperire un tentativo volto a garantire la conservazione in situ del Memoriale Italiano.

Al Presidente della Commissione Europea 
di valutare l’opportunità di:
- esperire le opportune azioni volte al rispetto della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
Al Primo Ministro Polacco
di valutare l’opportunità di:
- esperire le opportune azioni volte a garantire l’immediato accesso al Memoriale Italiano.

Al Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano, al Ministro degli Affari Esteri Italiano di valutare l’opportunità di:
- sospendere qualsiasi attività volta al trasferimento del Memoriale Italiano e garantire il suo restauro, accessibilità e ripristino in situ.
Ai membri della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana
- di garantire la piena osservanza dei principi di libertà, libero accesso, fruizione delle opere d’arte ad alto valore simbolico e culturale che incorporano la triste memoria dei deportati nel Campo di Sterminio di Auschwitz e stimolare il Governo Italiano a garantire la conservazione in situ dell’opera.

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FONTI

INTERNATIONAL COVENANT ON ECONOMIC, SOCIAL AND CULTURAL RIGHTS
Adopted and opened for signature, ratification and accession by General Assembly resolution 2200A (XXI) of 16 December 1966 entry into force 3 January 1976, in accordance with article 27
PART I 
PART II 
Article 15 
1. The States Parties to the present Covenant recognize the right of everyone: 
(a) To take part in cultural life; 
(b) To enjoy the benefits of scientific progress and its applications; 
(c) To benefit from the protection of the moral and material interests resulting from any scientific, literary or artistic production of which he is the author. 
2. The steps to be taken by the States Parties to the present Covenant to achieve the full realization of this right shall include those necessary for the conservation, the development and the diffusion of science and culture. 
3. The States Parties to the present Covenant undertake to respect the freedom indispensable for scientific research and creative activity. 
4. The States Parties to the present Covenant recognize the benefits to be derived from the encouragement and development of international contacts and co-operation in the scientific and cultural fields. 

INTERNATIONAL COVENANT ON CIVIL AND POLITICAL RIGHTS
Adopted and opened for signature, ratification and accession by General Assembly resolution 2200A (XXI) of 16 December 1966 entry into force 23 March 1976, in accordance with Article 49 
PART II 
Article 19
1. Everyone shall have the right to hold opinions without interference. 
2. Everyone shall have the right to freedom of expression; this right shall include freedom to seek, receive and impart information and ideas of all kinds, regardless of frontiers, either orally, in writing or in print, in the form of art, or through any other media of his choice. 
3. The exercise of the rights provided for in paragraph 2 of this article carries with it special duties and responsibilities. It may therefore be subject to certain restrictions, but these shall only be such as are provided by law and are necessary: 
(a) For respect of the rights or reputations of others; 
(b) For the protection of national security or of public order (ordre public), or of public health or morals. 

COSTITUZIONE ITALIANA
Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. 
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Art. 33.
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.

Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

COSTITUZIONE POLACCA
Art. 73.
A ciascuno si assicura la libertà della creazione artistica, della ricerca scientifica e della pubblicazione dei risultati, la libertà dell’insegnamento, e così anche il libero utilizzo dei beni culturali.

CONVENTION CONCERNING THE PROTECTION OF THE WORLD CULTURAL AND NATURAL HERITAGE
Article 4
Each State Party to this Convention recognizes that the duty of ensuring the identification, protection, conservation, presentation and transmission to future generations of the cultural and natural heritage referred to in Articles 1 and 2 and situated on its territory, belongs primarily to that State. It will do all it can to this end, to the utmost of its own resources and, where appropriate, with any international assistance and co-operation, in particular, financial, artistic, scientific and technical, which it may be able to obtain.

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
Articolo 27
1 . Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
2 . Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.

CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA
Articolo 11
Libertà di espressione e d'informazione
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.
2. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.
Articolo 13
Libertà delle arti e delle scienze
Le arti e la ricerca scientifica sono libere. La libertà accademica è rispettata.

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