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Lunedì, 19 Novembre 2012

Il patrimonio dell'Archivio audiovisivo del movimento operaio su YouTube

Alice Ortenzi
Sezione Primo piano

“L'archivio audiovisivo del movimento operaio è un archivio più del presente che del passato, e i materiali valorosamente raccolti non stanno là nelle scaffalature in una indeterminata attesa, diventando cioè sempre più archivio, secondo il vecchio vocabolario, ma sono invece percorsi da una viva impazienza di entrare nella dialettica odierna delle lotte democratiche, di contribuire a creare una informazione più libera fin dalla sua radice.”

Questo è il pensiero espresso nel 1980 da Cesare Zavattini, primo presidente dell'archivio. A distanza di 32 anni queste parole continuano ad indicare la “missione” della Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico. Nato nel 1979, l'Archivio Storico Audiovisivo del Movimento Operaio (ASAMO) eredita e conserva il patrimonio filmico del Partito Comunista Italiano e della casa di produzione Unitelefilm. Patrimonio cinematografico che sarà il primo in Italia ad essere dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio. Dal 1983 al 1985, per favorire la tutela del patrimonio, l'associazione avvia un lungo iter e si trasforma in Fondazione assmendo la denominazione attuale.

Oltre all'attenzione rivolta alla conservazione delle circa 10.000 ore di immagini in  movimento, l'Archivio si preoccupa, ora più che mai, della diffusione e dell’accesso ai documenti conservati.

Dall'anno della sua fondazione, l'Archivio audiovisivo si è sempre impegnato nella costruzione della memoria dei movimenti sociali e della storia dei suoi protagonisti, ponendosi come obiettivo primario la fruibilità di questo consistente numero di film.

La catalogazione dei documenti, la descrizione delle immagini contenute in questi e il servizio di reference offerto dalla Fondazione rendono possibile la ricerca e l’accesso a chiunque si accosti all'archivio a scopo di studio, di uso e riuso dei materiali. Si presenta più difficoltoso l'approccio al patrimonio per chi non sia del settore, ovvero per un pubblico più vasto. Di conseguenza l'Archivio audiovisivo ha avviato già da tempo progetti di descrizione informatizzata con accesso alle schede on line, quindi di digitalizzazione, per rendere fruibili i documenti on line. Numerosi film digitalizzati sono disponibili sulla Web tv della CGIL, consultabile dal sito www.aamod.it e sul portale dell’Archivio Luce, attraverso la maschera di ricerca front office della piattaforma Xdams.

I risultati non sono ancora al passo con le aspirazioni, le modalità di ricerca on line cambiano, nascono nuovi strumenti e il ritmo del World Wide Web cresce con le esigenze di chi ne usufruisce. Per un'informazione generica si consulta Google, per gli approfondimenti si consulta forse con troppa leggerezza ed eccessiva "fiducia" Wikipedia. Ma quale strumento si usa per la ricerca di materiale audiovisivo?

Questi interrogativi, che fanno capo a esigenze sempre più impellenti, hanno portato l'archivio a creare un canale nel più noto, nonché discusso, portale audiovisivo del mondo: Youtube.

Dal luglio 2012, la Fondazione AAMOD ha avviato la digitalizzazione e l'inserimento di alcuni tra i più significativi documenti conservati ed attualmente nel canale dell’archivio sono presenti oltre 100 titoli. Grazie a una convenzione con la Direzione Generale per gli Archivi è stato possibile avviare questa attività, che proseguirà, risorse permettendo, a ritmi sostenuti soprattutto dal 2013, con il caricamento di centinaia e centinaia di film.

I film attualmente pubblicati su Youtube sono stati prodotti tra il 1949 e il 2009, le tematiche affrontate sono varie e ci aiutano a ricostruire buona parte della storia soprattutto sociale del nostro paese, dalla ricostruzione dopo il ventennio fascista e la guerra, passando per le grandi lotte studentesche e operaie, fino ad arrivare ai giorni nostri. Il tema più largamente trattato è quello del Lavoro. Sono infatti presenti on line testimonianze e resoconti di lotte per il diritto all'occupazione, descrizioni analitiche dei processi produttivi all'interno delle fabbriche, denunce delle condizioni di lavoro dettate dalla logica del guadagno. Il tema del Lavoro è analizzato così da un punto di vista nuovo, in questi film, dove troviamo la Persona contrapposta al Profitto, e al Ruolo. Non sono solo i movimenti a riprendere vita in questi film, riprendono vita tutti coloro che vi hanno partecipato e tutte le motivazioni che li hanno spinti a farlo. Con questo spirito l'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico si è inserito in un nuovo progetto di digitalizzazione finalizzato, grazie al citato accordo con la DGA, all’incremento del Portale degli Archivi d'Impresa del SAN, che aggiungerebbe alla sua denominazione attuale il riferimento al mondo del lavoro: Portale degli archivi d’impresa e del lavoro. Lo scopo sarà quello di rendere reperibile, attraverso la digitalizzazione, un'ampia gamma di fonti archivistiche audiovisive, relativa non solo al mondo delle imprese, ma anche alla storia dei lavoratori e della conquista dei loro diritti. Anche l’Archivio nazionale del cinema d’impresa di Ivrea partecipa con i suoi documenti audiovisivi al progetto.

Nel canale Youtube della Fondazione Aamod, il tema del lavoro viene affrontato anche attraverso l’analisi delle questioni connesse al mondo femminile: centrali sono le problematiche legate all'ingresso della donna nel mondo dell'impiego, al diritto di famiglia, alle pari opportunità, alle lotte per i servizi e per il rinoscimento dei diversi ruoli ricoperti dalla donna: madre, moglie, lavoratrice.

In alcuni documenti filmici già on line, particolarmente toccanti, si dà voce a chi, per cercare lavoro, è costretto a lasciare il proprio paese e talvolta la propria nazione. Viene così documentato, con sguardo partecipe, da parte di autori di cinema documentario noti e meno, il fenomeno dell'emigrazione in Italia, soprattutto nel secondo dopoguerra. Alcuni dei film, visionabili su canale Aamod di Youtube, porteranno l'utente negli Stati Uniti d'America, in Portogallo, in Spagna, in Vietnam e nell'Africa delle lotte di liberazione dai regimi coloniali, raccontate da Ansano Giannarelli. Affinché la storia delle lotte democratiche delle componenti sociali, spesso non presente nei libri di storia, ricostruita da importanti registi italiani, venga diffusa e valorizzata, l'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ha così scelto di portarla "fuori dagli scaffali", di farla rivivere attraverso la conoscenza e la massima diffusione, rese possibili dagli strumenti preziosi offerti dal web.

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