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Domenica, 18 Novembre 2012

La Fondazione Luigi Micheletti di Brescia. Storia e attività

René Capovin
Sezione Primo piano

 La Fondazione Luigi Micheletti di Brescia (http://www.fondazionemicheletti.it/) è un centro di ricerca sull'età contemporanea, specializzato nella raccolta e comunicazione del patrimonio materiale e immateriale del XX e XXI secolo. Ricerca scientifica e selezione del patrimonio sono orientate dalla volontà di comprendere, far conoscere e conservare quanto, pur vicino a noi e storicamente decisivo, rischia di rimanere memoria di pochi: le ideologie del lungo Novecento, le guerre, l'ambivalenza del progresso tecnico, l'industrializzazione, le voci e i volti del lavoro, l'avvento dei consumi, la crisi ambientale.

  

La storia ideologica, sociale e materiale dell'età contemporanea, condotta attraverso ricerche e convegni di respiro internazionale, risulta così intrecciata a una ricchissima raccolta di tracce del tempo vicino: scritti, cartoline, foto, manifesti, video, documenti sonori, ma anche oggetti, arredi, macchine, fino alla promozione del Musil – museo dell'industria e del lavoro, centrato sul recupero di impianti produttivi ed intere aree urbane (nella sezione “documentazione” sono consultabili una parte dei materiali digitalizzati).

L'origine: l'immaginario e il materiale

La Fondazione nasce nel 1981, ma la sua base archivistica si è andata costituendo negli anni Sessanta e Settanta grazie all'appassionata attività di Luigi Micheletti. Partigiano, imprenditore e organizzatore di cultura, Micheletti è partito raccogliendo importanti documenti e testimonianze di storia contemporanea rinvenuti principalmente nel bresciano.

La storia della Repubblica di Salò e della Resistenza bresciana, per un verso, e la storia dell'industria e del lavoro a Brescia, per l'altro, si imposero come oggetti quasi obbligati, data la provenienza e la biografia di Micheletti. Rara e in certo modo sorprendente, invece, fu la volontà di declinare questi interessi non come semplici passioni personali, ma come basi su cui costruire un modo di fare storia allora nuovo, ma ancora attuale: una storia raccontata accumulando, e non scartando o depurando, prospettive di analisi e materiali, dando particolare spazio a quello che veniva “dal basso” - e quindi ascoltando programmaticamente non solo i tenori ma anche il coro (soldati, militanti, operai, uomini e donne), e guardando non solo quadri e cristallerie, ma anche muri, tondini e terra.

Tra le prime pubblicazioni collegabili all'Archivio (non ancora Fondazione) Micheletti spicca, nel 1974, un'opera a più mani pubblicata da Feltrinelli: Riservato a Mussolini. Notiziari giornalieri della Guardia nazionale repubblicana novembre 1943-giugno 1944. I Notiziari, redatti dal Comando Generale della Guardia Nazionale Repubblicana, avente sede a Brescia, erano stati recuperati da Luigi Micheletti nel luglio del 1965. Questi rapporti di polizia dattiloscritti, inviati quotidiamente a Mussolini e ai suoi più stretti collaboratori, permettono un accesso puntuale alla situazione politica e sociale reale del territorio della Repubblica di Salò (eventi, scioperi, attività dei partigiani etc.). Questi documenti, di grandissimo valore storico, sono stati poi digitalizzati e sono oggi tra i materiali consultabili anche sul sito di Europeana (www.europeana.eu), di cui la Fondazione Micheletti è oggi content provider.

Alla luce di quanto detto, non stupisce che uno dei primi e più importanti progetti della neonata Fondazione (l'anno di nascita, lo ricordiamo, è il 1981) sia stato un censimento del patrimonio storico-industriale della Lombardia, compiuto tra il 1982 e il 1987. Questa iniziativa si accompagnò al lancio della rivista “Archeologia industriale”, il cui primo numero uscì nel 1982 e che fu allora punta avanzata di quel movimento culturale che, nato in Inghilterra all'inizio degli anni Sessanta e diffusosi in Italia alcuni anni dopo, promuoveva lo studio e il recupero dei monumenti della storia industriale. In questo contesto, pieno di fermenti culturali, Luigi Micheletti conobbe e strinse amicizia con Kenneth Hudson, lo studioso inglese unanimemente posto all'origine di questo nuovo modo di guardare alla modernità e al passato. Alla morte di Micheletti, avvenuta nel 1994, Hudson decise di aprire una specifica sezione dedicata a musei della tecnica, dell'industria e della scienza all'interno dell'European Museum of the Year Award. Fu così che nel 1996 venne assegnato, oltre all'EMYA Award, il primo Luigi Micheletti Award (vinto dal DASA di Dortmund, esposizione unica in Europa dedicata alla salute sul lavoro). Il premio è diventato oggi il più importante riconoscimento europeo per musei di storia contemporanea, dell'industria e della scienza.

Maturazione senza accademizzazione. Dagli anni Novanta a oggi

Nella fase che va dalla morte di Micheletti ad oggi, la Fondazione è stata segnata dall'attività scientifica e organizzativa di Pier Paolo Poggio. Pur in uno spirito di sostanziale continuità con temi e prospettive ereditate, diventa marcata e sistematica l'attenzione per i temi legati alla crisi ecologica, all'ambientalismo scientifico, allo studio del ciclo delle merci e dei rifiuti, sino alla ricerca in ambito di energie alternative.

L'originale intenzione di intrecciare la storia delle idee con la storia sociale e industiale si allarga allora fino a comprendere la riflessione sul ciclo energia-materia-tecnica-prodotti-uso-rifiuti. Del 2003 è l'acquisizione del vastissimo Fondo Giorgio e Gabriella Nebbia, che sigilla la collaborazione con uno dei più originali e stimati esponenti dell’ambientalismo su basi scientifiche, appunto Giorgio Nebbia, professore emerito di merceologia e, tra le altre cose, grande divulgatore di tematiche legate all'ecologia. Sempre del 2003 è il libro di Pier Paolo Poggio: La crisi ecologica. Origini, rimozioni, significati, per la Fondazione tappa importante di un percorso di studio e raccolta che non ha smesso di svilupparsi.

Nell'ottobre 2012 esce: “Il caso italiano: industria, chimica e ambiente” a cura di P.P. Poggio e Marino Ruzzenenti. Edito da Jaca Book, il volume raccoglie una storia ambientale dell'industrializzazione italiana, studi di casi critici dell'industria chimica in Italia, un capitolo dedicato alle ricerche sul ciclo delle merci di Giorgio Nebbia e un capitolo sul contributo di Laura Conti all'ambientalismo italiano. In allegato il CD-ROM: Un anno di chimica: elementi e racconti, di Giorgio Nebbia.

Il 26 ottobre la Fondazione Micheletti, in collaborazione con EMA-European Museum Academy, organizza presso il musil di Rodengo Saiano l'edizione 2012 del Kenneth Hudson Seminar. I venti studiosi convenuti, in rappresentanza di otto Paesi europei, discutono il tema: Collecting the heritage of XX and XXI Centuries. Industrial heritage, political movements. Gli atti saranno pubblicati nel 2013.

Per aprile 2013 è prevista l'uscita de Il capitalismo americano e i suoi critici, terzo volume di: “L'altronovecento. Comunismo eretico e pensiero critico”, a cura di P.P. Poggio. Dopo che il primo volume (2010) aveva trattato l'Europa nel periodo 1917-1945 e il secondo (2011) l'Europa nel periodo 1945-1989, i volumi in uscita tratteranno dell’ America del Nord e del Sud.

Il 28 aprile 2013 si terrà a Bursa (Turchia) la cerimonia di consegna del XVIII Luigi Micheletti Award (http://www.luigimichelettiaward.eu), cui sono iscritti ventun musei in rappresentanza di quindici Paesi europei.

Fino a qui - nonostante tanto e grazie a non molti - tutto abbastanza bene.

 

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