Sabato, 21 Dicembre 2013

Gli auguri dell'ANAI e il bilancio di un anno di attività

Marco Carassi
Sezione Primo piano

Cari amici,

in chiusura di un anno laborioso e non privo di momenti difficili e dolorosi, come la scomparsa del nostro consigliere nazionale e cara amica Cristina Covizzi, il Direttivo ed io vi inviamo i nostri migliori auguri per le prossime feste, informandovi sinteticamente sull'attività svolta durante il 2013.  

Attraverso tutta la nostra quotidiana umile attività non meno che per mezzo di alcuni progetti cui stiamo lavorando e in cui crediamo molto, intendiamo testimoniare il rinnovato e sempre appassionato impegno per la tutela degli archivi e della professione, espresso anche in collaborazione con le associazioni degli operatori museali e dei bibliotecari sotto la sigla del coordinamento “MAB - Musei Archivi Biblioteche. Professionisti del patrimonio culturale”. 

Lungo tutto l'anno l'ANAI ha collaborato con l'UNI per elaborare la Norma UNI sul profilo della professione di archivista, che a breve sarà pubblicata e fornirà un riferimento fondamentale sia per i datori di lavoro sia per i professionisti, per qualificare la nostra attività e delinearne gli ambiti di intervento, dai documenti analogici a quelli digitali, dalla fase corrente a quella della conservazione a fini giuridici e storici.   

La tutela professionale è stata al centro anche di  numerosi interventi nei confronti delle Istituzioni e del MiBACT: abbiamo condiviso con il Ministro le preoccupazioni e le aspettative sul futuro della nostra professione, avanzando a più riprese nostre osservazioni e proposte per il rilancio dei beni culturali, il ricambio generazionale, la formulazione dei bandi, la valorizzazione delle competenze tecniche a livello sia periferico sia centrale (ad es. siamo intervenuti contro la soppressione della Direzione generale per gli archivi), l'uso degli archivi per la didattica,  la tutela del patrimonio digitale e degli archivi del '900. 

Abbiamo partecipato ad audizioni parlamentari, tenuto rapporti con le Commissioni Cultura di Camera e Senato, promosso iniziative pubbliche, sostenuto la bozza di legge Madia-Ghizzoni-Orfini sulla tutela delle professioni dei beni culturali, criticato la revoca pura e semplice del personale comandato presso Soprintendenze e Archivi, avanzato i nostri emendamenti al decreto Valore-Cultura, al Bando dei 500 giovani, alla proposta di Riforma del MiBACT.   

Certo le nostre osservazioni e richieste di rado sono state accolte, ma i nostri interventi hanno rappresentato verso i referenti istituzionali numerose voci  arrivate dai soci e spesso hanno almeno permesso di correggere alcuni degli aspetti più deteriori di certi provvedimenti. Mi riferisco ad es. allo stop alla riforma del MiBACT così come era inizialmente concepita (tale da aggravare addirittura il peso delle strutture burocratiche a scapito di quelle tecnico-scientifiche), al recepimento del diploma di APD tra i titoli previsti dal famigerato bando dei 500 giovani, alle modifiche richieste allo stesso bando. A tale proposito abbiamo aderito alla mobilitazione interassociativa dell'11 gennaio prossimo per il sostegno alla “buona occupazione” nei Beni Culturali, una battaglia fondamentale che l'ANAI intende continuare in diverse sedi; siete invitati a partecipare numerosi. 

L'approvazione della Legge 4/2013 sulle professioni non regolamentate ci ha spinto a lavorare a una nuova revisione del nostro Statuto, tappa indispensabile non solo per qualificare l'ANAI nei confronti dei nuovi scenari che si stanno aprendo per la professione, per accreditarla agli elenchi ministeriali delle Associazioni non ordinistiche, per creare nostri Registri di qualifica della professione e offrire l’attestazione delle qualità professionali, ma anche – più in generale – per renderla sempre più autorevole ed efficace. Abbiamo intenzione di sottoporre le modifiche dello Statuto all'approvazione della prossima Assemblea ordinaria dei soci fissata il 29 marzo 2014 a Roma, che auspichiamo sarà molto partecipata. Nelle settimane precedenti i Presidenti della Sezioni regionali riceveranno la bozza a cui si sarà lavorato per fare in modo che l’intera struttura dell’Associazione sia coinvolta nel processo di aggiornamento della sua carta fondamentale. 

La consapevolezza che solo se si conoscono a fondo le cose si può provare davvero a cambiarle è stata la molla che in questi anni ci ha più volte ricondotti al progetto del Censimento degli archivisti.

Da quando ci avete eletto, in varie occasioni di difesa e rivendicazione della specificità e del valore del nostro lavoro (pensiamo ad esempio alla Manifestazione dell'ottobre 2011 ... e poi non rimase nessuno che aveva coinvolto migliaia di utenti e di professionisti degli archivi in più di 50 iniziative in tutta Italia, o agli Stati Generali MAB di Milano a fine 2012) ci siamo trovati in difficoltà a fornire alle istituzioni, ai giornalisti, alla pubblica opinione (e a noi stessi) dati quantitativi e qualitativi puntuali e documentati e informazioni dettagliate su di noi e sulla nostra professione, cose che sono invece un punto di partenza imprescindibile per ogni seria attività non solo di tutela in senso difensivo ma soprattutto di riconoscimento sociale e culturale.

Per questo nei prossimi mesi lanceremo una vasta campagna per la Rilevazione dello stato della professione, che consentirà a tutti coloro che svolgono attività archivistiche ai più diversi livelli e nei più diversi contesti di compilare la griglia di raccolta di dati, notizie e informazioni attraverso una piattaforma informatica realizzata grazie alla collaborazione con l’Università di Macerata.

E anche in questo caso siamo consapevoli che il successo dell'iniziativa dipenderà dalla vostra più ampia collaborazione che sarà preziosa non solo per la compilazione diretta del form, ma anche per il coinvolgimento di quante più persone possibili anche esterne all’Associazione. 

Molte altre attività in corso richiedono una intensa collaborazione da parte di tutti i soci: basti ad es. fare riferimento a due importanti filoni di attività come quella editoriale e quella formativa.

La rivista “Archivi” e il notiziario elettronico “Il Mondo degli archivi” sono sempre in attesa di contributi, anche brevi, ma di buon livello e legati alla nostra professione. Così l'attività di formazione e aggiornamento professionale deve essere sviluppata con il concorso dell'entusiasmo organizzativo e delle migliori competenze di cui disponiamo. 

Ci auguriamo che tutte le nostre iniziative diventino per l'ANAI e per tutti noi anche l'occasione per creare nuovi legami personali e relazioni professionali, per metterci in contatto con sempre nuovi soci, nella consapevolezza che solo unendo le nostre forze possiamo affrontare tutte le sfide che il futuro ci sta preparando. 

Con i più cordiali auguri di buone feste e buon anno nuovo, 

a nome di Paola, Isabella, Francesca, Ferruccio, Francesco, Augusto e Michela, senza dimenticare l’indispensabile Cecilia, 

Marco Carassi 
Presidente ANAI

 

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