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Julien Bryan e la documentazione fotografica e audiovisiva sugli ebrei polacchi nell'Europa nazista
Domenica, 26 Gennaio 2014

Julien Bryan e la documentazione fotografica e audiovisiva sugli ebrei polacchi nell'Europa nazista

Letizia Cortini
Sezione Nel web

Prosegue la nostra ricerca su siti e portali che hanno reso disponibili risorse digitali on line, cercando di renderle facilmente fruibili attraverso percorsi rivolti a studiosi e ricercatori, a docenti educatori, a studenti, dunque a tutti i cittadini. Iniziamo con l'indicare le collezioni generali, ovvero gli accessi alle principali risorse consultabili on line sul sito dell’USHMM, il Memorial Holocaust Museum degli Stati Uniti.

Qui vogliamo però segnalare soprattutto le risorse fotografiche e filmiche del cineasta Julien Bryan.

Julien Hequembourg Bryan (1899–1974) è stato un importante cineasta, nonché fotografo, americano, che ha documentato la vita quotidiana, il lavoro, la cultura delle persone e delle comunità in molti paesi del mondo.

Le testimonianze foto-cinematografiche, da lui prodotte negli anni Trenta in Europa, in Polonia in particolare, evocano l'opera di un altro grande fotografo, che in quegli stessi anni documentava la vita degli ebrei nei paesi dell’Est Europa, Roman Vishniac, il cui lavoro è stato presentato in un precedente articolo.

Con incredibile audacia, Julien Bryan ha ripreso la vita nella ex Unione Sovietica nel 1930, gli usi e i costumi della gente, degli ebrei, dei popoli caucasici, spostandosi nel 1937 in Germania per fornire un punto di vista diverso dai film di propaganda nazisti e fascisti sulla vita e le manifestazioni naziste, nonché sulle misure contro gli ebrei, prima dello scoppio della guerra… approdando, nei primi giorni dell’invasione della Polonia da parte della Germania, a Varsavia nel settembre 1939! Forse l’unico “cinereporter” straniero presente nella città in quei giorni (per due settimane, fino al 21 settembre).

Qui le fotografie di Julien Bryan scattate in Germania nel 1937 e in Polonia, a Varsavia nel 1939.

Bryan, tornato a New York tra la fine del 1939 e il 1940 pubblicò subito su diversi giornali le fotografie della Germania nazista e dell’invasione della Polonia. Con le riprese dell’assedio di Varsavia realizzò e diffuse nel 1940 in America il primo film che documenta l’inizio della II guerra mondiale da un diverso punto di vista, intitolato “Siege” (“Assedio”). 

In una pagina del citato sito del Museo dell’Olocausto statunitense, è possibile visionare integralmente il film SIEGE, della durata di 10′ c.a., inoltre consultare la dettagliata scheda descrittiva. Le immagini sono tremende: paura, morte e distruzione, rovine, disperazione delle persone, … ed era solo l’inizio…

Su Youtube un estratto del film SIEGE.

Gli scatti fotografici di Bryan, nonché le sue riprese cinematografiche (i suoi celebri 5-6000 piedi di pellicola), ci restituiscono la “cronaca” delle drammatiche giornate dell’assedio della città, del bombardamento, della resistenza tenace della popolazione, della sua disperazione, quindi dell’occupazione nazista. Una resistenza che già preludeva a quella rivolta del 1943, la prima, unica per le sue caratteristiche, nella storia dello sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale.

Nel 2003, il United States Holocaust Memorial Museum’s con il Steven Spielberg Film and Video Archive acquistarono le collezioni fotografiche e filmiche di Julien Bryan sulla Polonia e la Gemania nazista dal figlio, Sam Bryan e dalla International Film Foundation (fondata nel 1945 da J. Bryan).

Riprese (non montate) degli anni Trenta di Julien Bryan sono consultabili on line:

Nightlife; entertainment; park in Warsaw, 1936

Street scenes in Danzig, Poland, circa 1937

German siege of Warsaw, Poland, Sept. 1939

Queste invece sono riprese amatoriali di una parata del giugno 1939, a Varsavia, in onore di Pilsudski, della famiglia Gasul (è possibile leggere la scheda descrittiva, accanto alla visione del film).

 

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