Mercoledì, 04 Settembre 2013

On line l’Archivio fotografico della CGIL nazionale

Ilaria Romeo
Sezione Nel web

Acquisito da «Rassegna Sindacale» e costantemente arricchito da nuove accessioni, l’Archivio fotografico della Confederazione generale italiana del lavoro comprende circa 3.500 buste per un totale di 25.000 fotografie di argomento politico, storico - sociale, di storia del costume e della cultura in particolare italiana.

Le immagini, fedele cronaca dei cambiamenti del nostro Paese, coprono un arco temporale esteso, raccontando eventi, paesaggi, mutamenti sociali dall’inizio del Novecento agli anni Novanta, con maggiore consistenza per il periodo dal secondo dopoguerra agli anni Ottanta.

Si tratta di un notevole apparato iconografico, costruito negli anni da «Lavoro», settimanale rotocalco della CGIL dal 1948 al 1962, poi da «Rassegna Sindacale», tuttora rivista della Confederazione.

L’archivio presenta le caratteristiche tipiche dell’archivio redazionale, connesso e finalizzato alla pubblicazione di un periodico di attualità sociale, politica e culturale.

Attraverso le foto in esso conservate (molte delle quali uniscono al valore documentario un intrinseco valore artistico) è possibile avere il quadro dei momenti più significativi dell’attività della CGIL, ma anche di altre organizzazioni sindacali, della storia degli scioperi, delle manifestazioni, delle lotte per i diritti dei lavoratori, dei Congressi, cui parteciparono figure celebri del sindacalismo italiano ed estero.

L’Archivio, per la qualità e quantità dei materiali conservati, per la specificità dei soggetti e la rilevanza dei fotografi rappresentati, è tra le massime raccolte fotografiche in ambito sindacale d’Italia.

La decisione di procedere alla schedatura informatizzata a livello di unità, ha posto sin da subito il problema della scelta del software da utilizzare. Nel 1998 è stato acquisito il software Highway. Dal 2006 l’Archivio utilizza la versione aggiornata del programma: Extraway.

Il modello descrittivo utilizzato è quello proposto dalle Isad, i cui quattro livelli, fondo, serie, unità archivistica, unità documentaria, hanno ognuno una propria scheda.

Alla miniatura di ciascuna immagine viene abbinato un elenco di campi (in formato testo) ridotto, contenenti i dati conosciuti tra quelli essenziali (titolo originale o assegnato, data cronica e topica, note alla data, cromatismo e polarità, collocazione, segnatura originale, fotografo o agenzia fotografica, descrizione, note e note sul contenuto, eventuali pubblicazioni). Ad ogni scheda vengono inoltre associate alcune parole chiave tratte da una lista d’autorità auto costruita, da utilizzare in fase di ricerca come filtri per selezionare le immagini all’interno del catalogo. Si è scelto di indizizzare, per ogni singola scheda, antroponimi, toponimi, enti.

Nel campo note vengono riportate le annotazioni a margine della foto, avendo scelto di digitalizzare esclusivamente il verso.

Per il trattamento archivistico della documentazione fotografica Extraway ha acquisito il modello dati elaborato dall’ICCD per la descrizione dei beni fotografici, la Scheda F.

Gli specifici campi descrittivi previsti dalla scheda ministeriale - suddivisa in paragrafi articolati in campi semplici e/o campi strutturati in sottocampi - sono stati mappati con gli elementi descrittivi del modello dati EAD.

La scelta di EAD è motivata, in primo luogo, dalla sua flessibilità nella descrizione di oggetti differenti e dalla sua capacità di rispettare il vincolo archivistico tra le singole unità di descrizione. Questa caratteristica è particolarmente utile per trattare la documentazione fotografica poiché assicura una elevata flessibilità nella scelta dello specifico livello di descrizione della documentazione, nella possibile articolazione della banca dati in fondi, serie, raccolte.

Nel trattamento di un servizio fotografico, assimilabile al livello gerarchico dell’unità archivistica, la maschera prevede, ad esempio, la possibilità di inserire tutte le informazioni e le riproduzioni digitali in un’unica scheda, oppure di creare una scheda madre con unità subordinate (unità documentarie) dove raccogliere separatamente i dati di ogni immagine appartenente al medesimo servizio.

Ad ogni scheda descrittiva può essere allegato uno o più file in digitali; tutti gli allegati vengono salvati entro una struttura di directory del file server, creata automaticamente dal sistema, parallela a quella dei files XML di descrizione.

Per il trattamento delle informazioni di contenuto la maschera di Extraway prevede un’area di parole chiave organizzate in authority file.

Completamente riordinato, schedato e reso fruibile agli studiosi, l’Archivio fotografico della CGIL nazionale è adesso consultabile via web all’indirizzo http://www.europeana.eu/

Europeana - European Digital Library, Museum, Archive - è una biblioteca digitale europea che riunisce contributi già digitalizzati da diverse istituzioni dei 27 paesi membri dell’Unione europea in 23 lingue. Un’iniziativa per garantire l’accesso a contenuti digitali eterogenei: libri, film, dipinti, giornali, archivi sonori, mappe, manoscritti, archivi cartacei e fotografici.

Online dal gennaio 2009, Europeana permette la fruizione di risorse provenienti da biblioteche, archivi, musei, collezioni, anche audiovisive, di tutta Europa.

Al momento, circa 1.500 istituzioni, tra cui  la British Library e il Louvre, contribuiscono ad arricchire il progetto con le risorse digitali che mettono a disposizione. Tra gli aderenti italiani anche il Ministero per i beni e le attività culturali.

L’Archivio storico CGIL nazionale partecipa al progetto con il proprio patrimonio fotografico, le Serie Verbali degli organi statutari (1944-1986)1 e Circolari (1944-1986)2, pubblicazioni CGIL nazionali, territoriali e di categoria a partire dagli anni Quaranta.

--------

1 I verbali sono organizzati in serie annuali e schedati analiticamente rilevando gli ordini del giorno, i presenti, gli eventuali documenti allegati. 

2 La serie circolari offre un interessante quadro dell’organizzazione confederale ed evidenzia momenti rilevanti della sua evoluzione. Si tratta di lettere circolari ciclostilate, raccolte e rilegate in volumi, inviate, a seconda dei casi, agli uffici confederali centrali, alle sedi periferiche e a sindacati e federazioni di categoria. La funzione è quella tipica di questa specifica tipologia documentaria e in particolare prevalgono gli aspetti organizzativi, amministrativi e propagandistici: intensa è l’attività legata all’organizzazione e gestione della raccolta fondi su iniziative particolari o durante la campagna di tesseramento annuale; sempre maggiore rilevanza assumono, nel corso degli anni, le iniziative volte alla definizione e regolamentazione dei rapporti organizzativi e amministrativi con federazioni e sindacati di categoria aderenti alla Confederazione; infine largo spazio è dedicato alla promozione e organizzazione di manifestazioni, eventi e iniziative diverse nell’ambito sindacale. Emerge con evidenza la lenta ma progressiva specializzazione delle competenze amministrative e politiche dei singoli organi e l’attività di controllo da parte della direzione politica sull’operato degli uffici confederali. La rilevanza della serie è apprezzabile sia dal punto di vista contenutistico che formale attraverso l’analisi di alcuni elementi registrati in fase di schedatura quali l’indicazione dell’ufficio emanante e di quello firmatario e dei destinatari.

Didascalia foto in apertura

Gioventù socialista [di Genova], autore non identificato, 29 ott. 1923. Si riconosce un giovanissimo Agostino Novella (il secondo da destra).

Didascalia foto in calce 

In un momento di riposo, Giuseppe Di Vittorio gioca a pallavolo in giardino. Pubblicata su «Lavoro», n. 46, 1957, p. 19.

 

Devi effettuare il login per inviare commenti