Lunedì, 04 Febbraio 2013

Journey to the end of the world. Michele Ruggieri and Jesuits in China

Letizia Leli
Sezione Attività

La mostra “Journey to the end of the world. Michele Ruggieri and Jesuits in China” è incentrata sull’esposizione di antiche mappe della Cina realizzate da alcuni missionari gesuiti come Michele Ruggieri, Matteo Ricci, Michal Boym e Antoine Thomas. Tali carte, provenienti da fondi della Compagnia di Gesù conservati presso questo Istituto, erano state pubblicate nel 1993 per i tipi del Poligrafico dello Stato dal prof. Eugenio Lo Sardo nel volume “Atlante della Cina di Michel Ruggieri S.J.” ma, nonostante l’eccezionale interesse scientifico e l’alta qualità estetica, erano ancora poco conosciute al grande pubblico.

La mostra, in cui sono esposti anche disegni, manoscritti ed altri documenti concessi in prestito da biblioteche e musei nazionali e internazionali, offre quindi un’ottima occasione per illustrare lo straordinario ruolo svolto dalla comunità dei padri della Compagnia di Gesù nell’intermediazione tra Cina ed Europa, nonché rappresenta un’eccezionale strumento di promozione della cultura italiana nel mondo.

Il progetto, frutto della collaborazione tra l’Archivio di Stato di Roma e il Museo di Macao, gode del sostegno e del finanziamento del Governo da Região Administrativa Especial de Macau – Repubblica Popolare di Cina, del Ministero per gli Affari Esteri e dell’Alto patronato del Presidente della Repubblica.

La mostra, ospitata presso il Museu de Macao dal 28 novembre 2012 al 3 marzo 2013, è articolata in 8 sezioni:

  • la prima è dedicata a Napoli, nella cui prestigiosa università Ruggieri si dedicò allo studio del diritto civile e canonico;

  • la seconda è incentrata su Roma, con l’esposizione di alcuni splendidi disegni rappresentanti San Pietro, S.Ivo alla Sapienza e il Collegio romano;

  • la terza è interamente dedicata a Michele Ruggieri e alla mappe della Cina da lui realizzate. Per la mostra ne sono state esposte una trentina, alcune delle quali visibili fronte retro, inserite in passepartout appositamente studiati e custoditi in teche di vetro climatizzate;

  • la quarta è composta da 13 carte geografiche bicrome, con caratteri cinesi e latini, attribuite a Michal Boym;

  • la quinta presenta una decina di disegni di strumenti astronomici realizzati da Ferdiand Verbiest, disegni da cui sono stati poi realizzati gli strumenti astronomici conservati nell’Osservatorio di Pechino;

  • la sesta è incentrata sulla “Relazione geografica da Pechino ad Agra” scritta da Johann Gruber et Albertus de Dorville (1661), in cui vien descritto il viaggio dall’India alla Cina passando per il Tibet;

  • la settima presenta quattro mappe che descrivono le rotte dei mercanti russi diretti in Cina attraverso la Siberia;

  • l’ottava e ultima sezione, a differenza delle prime sette realizzate quasi interamente con documenti dell’Archivio di Stato di Roma, è a cura del Museo di Macao.

Il trasporto, l’allestimento e l’esposizione sono avvenute nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle condizioni di prestito previste per i beni tutelati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

È inoltre in fase di ultimazione un catalogo in tre lingue: inglese, portoghese e cinese che dovrebbe essere completato per la fine di gennaio.

In allegato, in fondo, potrete scaricare e leggere la relazione sulla mostra e il viaggio a Macao (23-30 novembre 2012) a cura del Direttore dell'Archivio di Stato di Roma, Prof. Eugenio Lo Sardo.

Devi effettuare il login per inviare commenti