Stampa questa pagina
Usa e getta. Scarti, ricordi e ri-narrazioni dell'immagine cinematografica nell'era digitale
Venerdì, 15 Gennaio 2016

Usa e getta. Scarti, ricordi e ri-narrazioni dell'immagine cinematografica nell'era digitale

Antonietta De Lillo
Sezione Attività

Roma - Casa del Cinema

Marechiarofilm in collaborazione con Casa del Cinema, dal 22 al 24 gennaio 2016

***

Usa e getta non è un convegno né una rassegna. Piuttosto tre giorni di incontri aperti e libere riflessioni su che cosʼè il found footage e su come si sono evoluti nel corso del tempo il suo lʼutilizzo e la relativa teorizzazione. 

Il found footage, nellʼaccezione comune, indica la trasformazione e la reinterpretazione di qualsiasi tipo di immagine già utilizzata, sia essa stata scoperta casualmente o selezionata, recuperata-riciclata allo scopo di realizzare opere inedite. Nasce come pratica di ri-significazione di immagini preesistenti, talvolta dal sapore satirico e politico, o violento e provocatorio come spesso nel cinema delle avanguardie. Che provenga da archivi o da film hollywoodiani, dagli home movies e dai documentari, dal cinegiornale o dallo spot televisivo, ogni immagine può essere presa, smontata, rimontata e risignificata. Lʼaspetto che caratterizza il found footage rispetto ai film dʼarchivio tradizionale è proprio la volontà di ribaltare il valore referenziale dellʼimmagine originale indirizzando la percezione dello spettatore verso una nuova costruzione di senso.

Questi film ibridi costituiscono territorio di enorme interesse perché pongono una grande questione: che cosa sono le immagini? Si interrogano su dove si colloca il loro tasso di realismo, su cosa significa raccontare attraverso di esse e quali meccanismi permettono di far credere vera o falsa unʼimmagine e quindi una narrazione.

La rivoluzione tecnologica di questo inizio di millennio ha fatto fiorire una molteplicità di film di found footage spontanei e amatoriali volti alla rielaborazione di immagini tratte da film, telegiornali, archivi, filmini di famiglia o trovate casualmente sulla rete. E allo stesso tempo anche numerosi autori cinematografici hanno iniziato a utilizzare il found footage nelle sue diverse declinazioni per la realizzazione dei propri lavori.

Il concetto di found footage quindi offre interessanti spunti di riflessione sulla natura e il significato dellʼimmagine in sé e sullʼevoluzione del linguaggio cinematografico. La possibilità di rielaborare e mettere le stesse immagini al servizio di più narrazioni mette infatti in discussione il valore di verità e univocità che fino ad oggi hanno portato con sé.

Questo aspetto di alterazione e smascheramento è stato alla base dellʼutilizzo del found footage delle origini. Oggi invece che la diffusione del digitale ha portato al decadere del concetto di originale, lʼimmagine si apre naturalmente a una molteplicità e a una stratificazione di letture e significati.

Lʼuso del found footage diventa così una pratica costante nella nostra vita quotidiana in cui le immagini vengono sistematicamente manipolate per soddisfare necessità comunicative pubbliche e private. Il riflesso che ci viene restituito da questo utilizzo è quello di una realtà frammentata in una moltitudine di micro-verità e punti di vista sempre più spesso sfacciatamente di parte.

Il film partecipato di marechiarofilm, che sarà oggetto di riflessione nella terza giornata di incontro, nasce proprio dal desiderio di raccontare la realtà che ci circonda attraverso una narrazione collettiva e di contrastare la frammentarietà della nostra percezione attraverso un remix di frammenti di materiali e sguardi di autori diversi. La particolarità del film partecipato è nella sua vocazione di generare lavori di autori diversi destinati da una parte a diventare oggetto di found footage, di rimescolamento e rielaborazione in una narrazione collettiva, e al tempo stesso costruire uno scambio paritario che sappia affiancare e supportare ogni singolo autore e ogni singolo segmento facente parte del progetto.

Attraverso la visione di film, documentari, video arte, materiali reperiti sulla rete, lʼincontro con autori che hanno utilizzato in varie forme il found footage, critici che lo hanno teorizzato e analizzato, responsabili dei più importanti archivi nazionali e docenti delle scuole di cinema e delle università, Usa e getta si propone di allargare la sua riflessione su quanto la consapevolezza della potenzialità di rielaborazione soggettiva dellʼimmagine possa portare a ripensare il linguaggio e le modalità di fare cinema per realizzare opere che siano più rappresentative e adeguate alla realtà che ci circonda.

PROGRAMMA USA E GETTA

a cura di Angela Prudenzi e Mario Sesti

22-23-24 gennaio a Casa del Cinema – sala Kodak

venerdì 22 gennaio

FILM DʼARCHIVIO E FILM DI FOUND FOOTAGE

- 10:30 La pazza della porta accanto di Antonietta De Lillo - 2013, 52 min

- 11:30 Ogni sedia ha il suo rumore di Antonietta De Lillo - 1995, 25 min

Lo stesso incontro con Alda Merini riletto a ventʼanni di distanza

- 12:00 Introduzione dei curatori Angela Prudenzi e Mario Sesti

Introduzione di Antonietta De Lillo, regista e fondatrice di marechiarofilm

Conversazione con

Marco Bertozzi, autore del libro Recycled cinema

Francesco Linguiti, docente di semiologia degli audiovisivi

Emiliano Morreale, CSC e Cineteca Nazionale

- 13:30/14:30 pausa

- 14:30 My Sister is a Painter di Virginia Eleuteri Serpieri - 2014, 37 min

- 15:10 La voce di Berlinguer di Mario Sesti, Teho Teardo - 2013, 20 min

- 15:30 Incontro con Mario Sesti, Roberto Faenza, Maria Pia Ammirati, Daniele Vicari, Virginia Eleuteri Serpieri, Paola Scarnati AAMOD, Claudio Giapponesi

- 17:30 Bambini nel tempo di Roberto Faenza, Filippo Macelloni - 2015, 60 min

- 18:30 La nave dolce di Daniele Vicari – 2012, 90 min

sabato 23 gennaio

LA NOSTRA STORIA

- 9:30 Le cose belle di Agostino Ferrente, Giovanni Piperno - 2013, 88 min

- 11:00 Intervista a mia madre di Agostino Ferrente, Giovanni Piperno - 2000, 52 min

La vita e i sogni di quattro adolescenti napoletani rincontrati dopo dieci anni.

- 12:00 Conversazione con Pietro Montani, docente di estetica Gabriele Niola, Roland Sejko, regista e Archivio Luce

- 13:00 Simmetrie Vol. V Echi di luce di Roland Sejko - 9 min

Cortometraggio dal Centro Sperimentale di Cinematografia

Il found footage in rete – selezione di Gabriele Niola

- 13:30/14:30 pausa

- 14:30 Unʼora sola ti vorrei di Alina Marazzi - 2002, 55 min

- 15:30 Incontro con Costanza Quatriglio, Agostino Ferrente, Giovanni Piperno, Susanna Nicchiarelli, Ilaria Fraioli, Roland Sejko

- 17:30 Per tutta la vita di Susanna Nicchiarelli - 2014, 52 min

- 18:30 87 ore di Costanza Quatriglio - 2015, 75 min

domenica 24 gennaio

CHE COSʼEʼ IL FILM PARTECIPATO

incontri introdotti da Mazzino Montinari e Antonio Pezzuto

- 15:00 breve cronologia del film partecipato di marechiarofilm a partire dalla clip di lancio del primo progetto Il pranzo di Natale

(dicembre 2010), attraverso estratti del primo e del secondo film, Oggi insieme domani anche (in uscita nel 2016) fino alla clip di lancio del progetto in corso Lʼuomo e la Bestia

- 15:30 Incontro con Antonietta De Lillo introdotto da Daniela Brogi 

Che cosʼè il film partecipato, come e perché nasce

I protagonisti dei due film partecipati di marechiarofilm

Anna Maria Pasetti, critica, coordinamento artistico

Giovanni Piperno, regista, coordinamento artistico

Luca Scivoletto, documentarista 100autori

Aglaia Mora, attrice, partecipante e coordinamento artistico

Ilaria Jovine, regista, vincitrice del workshop a Casa del Cinema sul secondo film partecipato

Giacomo Ravesi, MoliseCinema, studioso di cinema e partecipante dellʼinchiesta collettiva Lʼamore è un noceto

Alice Mariani, redazione marechiarofilm

- 17:30 Chiusura degli incontri di Giorgio Gosetti, Direttore di Casa del Cinema, insieme a Angela Prudenzi e Mario Sesti e breve presentazione della proiezione di Oggi insieme domani anchefilm partecipato nellʼambito della rassegna ItaliaDoc a cura di

Maurizio Di Rienzo alle ore 18 in sala Volonté.

Devi effettuare il login per inviare commenti