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Giorni di Gloria, il film della e sulla Resistenza proiettato a Roma Tre
Domenica, 22 Marzo 2015

Giorni di Gloria, il film della e sulla Resistenza proiettato a Roma Tre

Comunicato Aamod
Sezione Attività

In occasione del 71° anniversario dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine il 23 e il 24 marzo dalle 18 alle 19,30 si svolgeranno a Roma due importanti iniziative.

Lunedì 23 marzo sarà proiettato nell'Aula Magna della Facoltà di lettere dell’Università RomaTre, alle ore 18, dopo una presentazione a cura della Fondazione Aamod, il film Giorni di Gloria, del 1944/1945, patrimonio della nazione, girato durante la liberazione e la lotta partigiana, con la guerra ancora in corso. Il film della Resistenza italiana che tra gli operatori annovera Luchino Visconti per le scene relative al processo Caruso e al linciaggio di Carretta e le sconvolgenti immagini del ritrovamento delle fosse ardeatine riprese da Marcello Pagliero. La scheda del film, a cura dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico è consultabile a questo link.

Martedì 24 marzo si terrà uno spettacolo teatrale inedito La Memoria è un Ingranaggio Positivo. Il tema dello spettacolo sarà la Resistenza a Roma, storia dei Partigiani vissuti nel territorio, la storia della Garbatella, la storia dei martiri delle Ardeatine, la storia di uomini antieroi, comuni). Lo spettacolo è ideato e realizzato dalla Compagnia Teatrale “Pedigrì”, con accompagnamento musicale e si svolgerà di fronte a una platea composta da un pubblico “assente” e un pubblico presente.

Lo spettacolo sarà realizzato di fronte a un’ installazione artistica di 335 sedie vuote. Su ogni sedia ci sarà scritto il nome dei 335 martiri delle Ardeatine e la loro professione. L’installazione artistica avrà così molti significati simbolici e mostrerà quante sarebbero state le 335 persone scomparse, se fossero state ancora in vita. Con tale  modalità artistica e realistica al tempo stesso si consentirà di immaginare tutte le vittime e di sentire il vuoto da loro lasciato.

Lo svolgimento dell’iniziativa sarà presso l’aula magna della Facoltà di lettere dell’Università RomaTre ed è a cura della Fondazione AAMOD e dell’APS Casetta Rossa.

Il progetto è realizzato all’interno del bando Municipio Roma VIII – Roma Capitale - reperimento di proposte di attività culturali per il periodo dicembre 2014/marzo 2015.

Il film Giorni di Gloria

Conservato e restaurato alcuni anni fa dalla Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, che ha sede nel suggestivo complesso della Centrale Montemartini, in via Ostiense (a due passi dai luoghi teatro di alcuni dei più importanti episodi della Resistenza romana), questo film è un vero e proprio patrimonio dell’umanità, di altissimo valore culturale, etico, storico, artistico. E’ il primo film/documento realizzato sulla Resistenza, durante i giorni della Liberazione a Roma e nel paese. Anzi è il film della Resistenza italiana e della nostra Liberazione.

Conservato presso la maggior parte delle cineteche e degli archivi audiovisivi italiani (ma anche all’estero), è un patrimonio della nazione.

L’esemplare conservato nell'archivio Luce è muto, ma è accessibile per la visione on line sul sito “Senato della Repubblica” a questo link: 

http://senato.archivioluce.it/senato-luce/scheda/video/IL3000088764/1/Giorni-di-gloria.html. 

Si tratta di un’opera/documento, che contiene a sua volta documenti eccezionali sul quel periodo (pochissimi in generale), realizzato da grandi artisti di cinema in quei mesi tremendi, quali Giuseppe De Santis, Marcello Pagliero, Mario Serandrei, Umberto Barbaro, Luchino Visconti, insieme a tecnici importantissimi per la futura storia del cinema italiano. Un’opera epica, promossa dai partigiani, dal Ministero dell’Italia Occupata, dal Pwb Film Division, realizzato proprio in quel momento storico, montato a mano a mano che si svolgevano gli eventi, negli ultimi mesi di guerra, completato ed editato nei giorni della Liberazione. In apertura “svetta” la dedica dei partigiani agli italiani usciti dalla guerra:

“A tutti coloro che in Italia hanno sofferto e combattuto l’oppressione nazifascista è dedicato questo film di lotta partigiana e rinascita nazionale”.

Come recita la sua sinossi, a cura della Fondazione Aamod, esso rievoca gli avvenimenti e le lotte che accompagnarono la fine della seconda guerra mondiale: la vita dei partigiani e i loro rapporti con la popolazione civile, i rastrellamenti e le rappresaglie ad opera dei nazifascisti. Per quanto riguarda Roma e la memoria delle Fosse Ardeatine è l’unico film e l’unica fonte storica, in ambito nazionale e internazionale, che riprende nel 1944 i giorni dell’attentato di via Rasella, il processo al capo della polizia romana Pietro Caruso e a Roberto Occhetto, le prime fasi del linciaggio del direttore delle Carceri di Regina Coeli, Donato Carretta, quindi l’apertura delle Fosse Ardeatine (con le immagini, tra le più indelebili della storia dell’umanità, dell’esumazione dei cadaveri delle persone uccise), le fucilazioni del delatore Federico Scarpato e del torturatore Pietro Koch, proseguendo con le immagini della liberazione delle grandi città del nord a opera del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia.

Di grande rilevanza didattica per lo studio degli eventi della storia della Resistenza, di cui ricorre il 70° quest’anno e il prossimo, questa fonte dovrebbe essere usata in tutte le scuole, con la necessaria preparazione dei ragazzi alla sua visione, accompagnata da una lezione di educazione al linguaggio cinematografico, in particolare di non fiction, da parte di insegnanti ed esperti di didattica della storia. 

Per la realizzazione di questo film si è fatto ricorso, come accennato, a materiali girati e requisiti dagli Alleati nel 1944 e nel 1945 e a riprese effettuate in clandestinità dai partigiani. Ma il grande valore artistico aggiunto è rappresentato dalle immagini del processo Caruso riprese da Luchino Visconti e da quelle terribili e toccanti dell’apertura delle Fosse Ardeatine, filmate da Marcello Pagliero. Particolarmente crude, nella versione integrale e sonora custodita dall’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, sono le immagini del linciaggio di Donato Carretta, che iniziano dalla sua aggressione, da parte dei famigliari delle vittime, nell’Aula Magna della Cassazione nel giorno di apertura del processo Caruso, per proseguire con le successive del pestaggio su ponte Umberto.

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