Stampa questa pagina
Il Fondo Paul Kahle. Una complessa esperienza di recupero e valorizzazione
Giovedì, 13 Marzo 2014

Il Fondo Paul Kahle. Una complessa esperienza di recupero e valorizzazione

Maria Luisa Russo
Sezione Attività

Il Fondo Paul Kahle è il complesso documentario appartenuto all’orientalista tedesco Paul Ernst Kahle (1875-1964) composto dalla biblioteca (manoscritti e volumi a stampa) e dall’archivio scientifico. All’interno dell’archivio è inoltre presente una ricca sezione di corrispondenza, nella quale si annoverano oltre 2500 corrispondenti. Il fondo ha carattere scientifico: vi si trovano gli studi, le ricerche, le pubblicazioni realizzate da Kahle sia nel settore dell’ebraistica sia in quello dell’arabistica. Paul Kahle era infatti un orientalista dai poliedrici interessi, e il suo archivio ne dà ampia testimonianza: i libri e le carte che in esso sin trovano furono il substrato - e il prodotto - della sua ricerca e produzione scientifica. La ricchezza del fondo, unita all’alta specializzazione dei suoi contenuti, furono le ragioni che spinsero l’Università degli Studi di Torino ad acquistarlo poco dopo la morte di Kahle medesimo.

Laboratorio dello studioso, il fondo personale pone all’archivista numerose sfide. La prima inserisce sicuramente alle tematiche oggetto dei documenti – e nel caso del Fondo Kahle, fondo personale di un orientalista tedesco, questo aspetto è stato di particolare rilievo. Le lingue orientali presenti nei documenti (arabo, ebraico, turco, persiano, e comunque “innestate” su una base di tedesco e/o inglese, lingue in cui Kahle scriveva) hanno reso particolarmente complesso il lavoro di identificazione e schedatura delle documentazione, ma hanno rappresentato allo stesso tempo una sfida cui con il progetto KADMOS (Kahle Documents Management, Organization and Study) si è confrontato in questi anni. Un gruppo di lavoro multidisciplinare, composto da archivisti, studiosi ed esperti delle specifiche discipline (lingua e letteratura araba, lingua e letteratura ebraica), ha consentito di schedare, inventariare e riordinare l’archivio. Il problema ulteriore posto dalle lingue orientali dal punto di vista informatico è stato affrontato con l’impiego del software open source Collective Access, che è stato adattato alle esigenze specifiche del fondo Kahle anche con il potenziamento del motore di ricerca.

Ulteriore caratteristica del lavoro che è stato effettuato sul Fondo Kahle è stata la schedatura dei documenti che erano conservati all’interno dei libri: lettere, appunti, materiale vario che Kahle riponeva e conservava nei libri che leggeva e utilizzava come materiale di lavoro, come spesso accade nei fondi personali. Tali documenti sono stati schedati nel database e mantenuti fisicamente all’interno dei volumi (tranne nei casi in cui specifiche esigenze conservative ne hanno richiesto lo spostamento) proprio per mantenere quel legame tra le varie componenti che spesso è proprio la caratteristica dei fondi personali, ove libri e documenti costituiscono un unico complesso documentario che alimenta lo studio e la ricerca del soggetto produttore.

Il progetto ha previsto anche una fase di digitalizzazione, che ha riguardato la sezione di corrispondenza di Kahle e che ha dato luogo a una collezione digitale di circa 42.000 immagini. La digitalizzazione rispondeva a una duplice esigenza: da un lato quella di limitare la manipolazione della documentazione originale – spesso in precario stato di conservazione anche a causa della qualità scadente della carta; dall’altra, quella di soddisfare le esigenze di un’utenza che sarebbe stata necessariamente specialistica e specializzata, ma eterogenea per nazionalità. Lo spazio della fruizione doveva quindi essere ampliato, nella consapevolezza che l’utenza di riferimento sarebbe stata principalmente estera: è stato dunque creato il sito web dedicato al Fondo Kahle.

Ecco, dunque, ciò che oggi si può consultare sul sito www.paulkahle.unito.it.

Il database è compilato interamente in lingua inglese e il sito è in cinque lingue. Il sito contiene tutto il database dell’archivio (circa 3600 unità archivistiche), cui si aggiungono circa 400 record di documenti conservati all’interno dei volumi di Kahle e circa 300 schede di manoscritti.

La ricerca può essere effettuata per parola o tramite la visualizzazione della struttura dell’archivio. Nel primo caso l’utente ha a disposizione anche una tastierina multilingue, che consente di effettuare ricerche in arabo, ebraico e in caratteri traslitterati. Tutti gli utenti hanno la possibilità di consultare le schede dell’archivio; gli utenti registrati possono inoltre visualizzare, ove disponibili, le immagini della corrispondenza, e inviare commenti alle schede.

Il progetto KADMOS è stato finalizzato a riportare il Fondo Kahle, questo complesso documentario altamente specializzato, nella dimensione che più gli è propria: il circuito vivo della ricerca. Ciò che è stato fatto con il riordino è stato dissodare un terreno – quello della produzione documentaria di Kahle – che mostra già da ora una promettente fertilità per le ricerche a venire.

A dimostrazione di questo, e come momento di promozione della conoscenza del Fondo Kahle presso la comunità degli archivisti e degli studiosi, si svolgerà, in data 10 e 11 aprile 2014, presso l’Università degli Studi di Torino il convegno Archives of the Orient. International Conference on Paul Ernst Kahle.

Il convegno si propone come punto di incontro e convergenza delle professionalità che operano nel campo del patrimonio documentario, sia dal punto di vista della conservazione e valorizzazione, sia dal punto di vista della ricerca. Verrà presentato il lavoro di riordino, conservazione, digitalizzazione e valorizzazione del Fondo Kahle nei vari aspetti sopra accennati; verranno quindi analizzate le aree di studio e ricerca di Paul Kahle, sia in ambito arabistico sia in ambito ebraistico.

In occasione del convegno sarà inoltre possibile visitare la mostra documentaria “Archives of the Orient”, presso l’Archivio Storico dell’Università, nella quale verrà esposta una selezione di documenti dell’archivio Kahle.

Il convegno è aperto a tutti gli interessati; per ragioni organizzative è necessaria l’iscrizione entro il 31 marzo.

Per ulteriori informazioni, programma e iscrizioni consultare il sito e la pagina FB:

www.paulkahle.unito.it

https://www.facebook.com/kahleconference

Devi effettuare il login per inviare commenti