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L'altra metà della Storia. Voci di donne da libri e documenti
Giovedì, 27 Febbraio 2014

L'altra metà della Storia. Voci di donne da libri e documenti

Maria Teresa Schiavino
Sezione Attività

Per celebrare l'otto marzo, l'Archivio di Stato di Salerno ha ideato un laboratorio didattico teatrale dal titolo L'altra metà della Storia. Voci di donne da libri e documenti. L'evento si svolgerà presso il Salone Bilotti dell'Archivio di Stato, l'8 marzo, dalle ore 10.

Il laboratorio, realizzato n collaborazione con il liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Salerno, è organizzato da Francesco Innella, Maria Teresa Schiavino e Fernanda Maria Volpe e si configura come un percorso di parole - di donne e sulle donne - attraverso libri e documenti dell'Archivio di Stato lungo circa un millennio, per suggerire, più che indagare, una storia della condizione femminile attraverso i secoli. Si parte con due personalità femminili molto forti, la cui memoria storica è ormai entrata nella leggenda salernitana - Trotula de Ruggiero e Sighelgaita -  per passare a figure meno note,  come le monache,  donne costrette, fino al XIX secolo, ad entrare nei conventi per motivi di integrità del patrimonio familiare se nobili, o per estrema povertà se figlie del popolo. Lo loro condizione si delinea attraverso i documenti notarili delle monacazioni,veri e propri contratti tra la famiglia e il convento, ma anche  attraverso le poesie e i sonetti inneggianti alla nuova vita delle fanciulle che in realtà erano sacrificate.  Si passa dalla figura di Isabella di Morra (nell'immagine di apertura), poetessa lucana del '500 uccisa dai suoi fratelli perché si era innamorata di un uomo che non era quello scelto dalla famiglia per lei, alle donne idealizzate e celebrate da Vincenzo De Blasi nella sua Apologia filosofico istorica in cui si dimostra il sesso delle donne superiore a quello degli uomini del XVIII secolo; e infine alle donne presenti come vittime nei processi ottocenteschi della Gran Corte Criminale. Si attraversano gli stereotipi di epoca fascista  della massaia perfetta, che mettono all'angolo le nascenti istanze di un movimento di emancipazione femminile nato nel secolo precedente, per arrivare agli anni '70 del 900, con la "presa di coscienza"della propria libertà al di fuori delle gabbie imposte dalla famiglia e dalla società , fino ad arrivare ai giorni nostri., alle testimonianze odierne di violenza domestica denunciate dalle tante associazioni di donne, in una sorta di corto circuito temporale, la reiterazione di comportamenti e soggezioni antiche in un'epoca di diritti.
I testi saranno drammatizzati dalle ragazze del Liceo Scientifico da Vinci di Salerno con accompagnamento di violino e pianoforte.
 
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