Giovedì, 12 Dicembre 2013

Guida delle fonti ecclesiastiche sulla Prima guerra mondiale per il sud-est della Francia: intervista a Luc-André Biarnais e Natacha Tourseiller

Luc-André Biarnais, Natacha Tourseiller
Sezione Attività

In occasione della pubblicazione della Guida delle fonti ecclesiastiche sulla Prima guerra mondiale per il sud-est della Francia, pubblichiamo – tradotta dal francese – l'intervista ai due curatori dell'opera: Luc-André Biarnais (archivista presso l'Archivio diocesano di Gap e Embrun) e Natasha Tourseiller (archivista dell'Archivio diocesano di Marsiglia). L'intervista fa seguito all'articolo («Un guide des sources...») pubblicato lo scorso anno sul nostro notiziario relativo alla preparazione e alla metodologia seguita nel preparare questa Guida. In calce il testo originale in francese, la traduzione è a cura di Emanuele Atzori.

 

Avete pubblicato, presso l'editrice Les Editions du Laus, una Guida delle fonti ecclesiastiche sulla Prima guerra mondiale per il sud-est della Francia [tit. orig.: Guide des sources ecclésiastiques sur la Première Guerre mondiale pour le Sud-Est de la France, n.d.t.], perchè ?

Luc-André Biarnais (LAB): Ci è sembrato che fosse possibile mostrare come la Chiesa cattolica sia presente nel momento delle celebrazioni commemorative della Grande Guerra così come lo era durante il conflitto. Realizzare questa Guida significa essere utili alla comunità attraverso il mondo della ricerca, degli studenti, dei professori universitari...

Natacha Tourseiller (NT): Inoltre, c'è la volontà condivisa di valorizzare i nostri fondi e di mostrare come archivisti e bibliotecari si completino perfettamente. Il lavoro in comune è molto arricchente.

 

Le biblioteche e gli archivi cattolici presentano molto materiale rispetto a questo tema?

LAB: Abbiamo davvero trovato una grande varietà di documenti. Ciò che mi ha sorpreso, è stato trovare in alcune biblioteche dei documenti diplomatici pubblicati dai ministeri degli esteri di Italia, Belgio e Francia. Risulterà interessante per un ricercatore metterli a confronto con quelli, altrettanto numerosi, della Santa Sede e di vedere come in una diocesi o in una comunità monastica siano state alimentate le riflessioni sulla guerra.

NT: E non dimentichiamo i Notiziari religiosi, che testimoniano giorno per giorno l'evoluzione del conflitto e l'azione della Chiesa sia nelle retrovie con il sostegno alle truppe e alle famiglie, sia sul fronte con l'attività delle suore infermiere, dei cappellani e dei soldati partiti a combattere sul fronte. Molto poco studiati, i Notiziari sono una miniera di informazioni per il ricercatore.

 

Il pubblico come ha accolto la vostra Guida?

NT: All'inizio con sorpresa, non ci si aspettava un nostro intervento su quest'argomento, da un lato perché il sud-est della Francia non era zona di combattimento, dall'altro perché il coinvolgimento della Chiesa è stato molto poco studiato. Passato il momento dello stupore subentra poi la volontà della scoperta... sono parecchie le persone che desiderano avere la Guida. Nessun dubbio che questo favorirà numerosi studi e l'organizzazione di relative manifestazioni.

LAB: Essendo destinata prioritariamente al mondo della ricerca, abbiamo indirizzato la diffusione verso questo ambiente; e se sono molti gli studiosi che la richiedono, non mancano allo stesso modo i genealogisti. C'è una ripresa dell'interesse per la Grande Guerra, il responsabile di una mostra mi ha domandato se sia possibile avere dei documenti in prestito! Speriamo di contribuire alla rinascita delle ricerche.

 

Si pensa già a una nuova edizione? Siete a conoscenza di altre regioni che lavorano su questo tema?

LAB: In effetti, in altre regioni si sta riflettendo sulla commemorazione della Grande Guerra e si sta anche svolgendo un lavoro a livello nazionale inerente l'ordinariato militare francese. Quanto a noi, stiamo pensando a una nuova edizione, poichè abbiamo già dei percorsi per dei supplementi: per esempio abbiamo preso poco in considerazione gli archivi parrocchiali. D'altra parte alcuni fondi segnalati come non riordinati, lo saranno in seguito. Infine, un percorso altrettanto interessante sembra essere quello di poter collaborare con i nostri colleghi che si occupano di arte sacra.

NT: Sì, la pubblicazione di questa guida funziona da rivelatore. Leggendola, le comunità e le diocesi che non hanno potuto rispondere, potranno partecipare a una seconda edizione arricchita. L'ordinariato militare francese raggruppa le attività di commemorazione delle diocesi e delle regioni che lavorano su questo stesso soggetto. Il nostro lavoro di provincia s'inscrive perfettamente in un'azione di celebrazione collettiva della memoria su scala nazionale ed europea.

  

Per concludere, come è possibile avere la vostra Guida?

Entrambi: Abbiamo voluto che fosse gratuita. È semplice e pratica, si può scaricare sui siti internet delle diocesi di : Gap e Embrun, Marsiglia e, tra poco, dell'ordinariato militare francese. È inoltre disponibile sul sito degli archivi e biblioteche del sud-est della Francia: Cristianesimo e memorie in Provenza [tit. orig.: Christianisme et mémoires en Provence, n.d.t.].

 

 

Testo francese originale

Vous publiez aux Editions du Laus un Guide des sources ecclésiastiques sur la Première Guerre mondiale pour le Sud-Est de la France, pourquoi ?

Luc-André Biarnais (LAB) : Il nous a semblé qu’il était possible de montrer que l’Église catholique est présente au temps des commémorations de la Grande Guerre comme elle l’était durant le conflit. Créer ce Guide c’est être utile à la communauté à travers le monde de la recherche, étudiants, professeurs d’université…

Natacha Tourseiller (NT) : Il y a aussi la volonté commune de mettre en valeur nos fonds et de montrer que les archivistes et bibliothécaires se complètent parfaitement. Le travail en commun est très enrichissant.

 

Les bibliothèques et les archives catholiques sont-elles riches dans ce domaine ?

LAB : Nous avons vraiment trouvé une grande variété de documents. Ce qui m’a surpris, c’est de trouver dans des bibliothèques des documents diplomatiques publiés par les ministères des Affaires étrangères italiens, belges, français. Il serait intéressant pour un chercheur de les mettre en parallèle avec les textes du Saint-Siège, très nombreux également, et de voir comment ils ont pu nourrir les réflexions sur la guerre dans un diocèse ou dans une communauté monastique.

NT : Et n’oublions pas les Bulletins religieux, qui témoignent au jour le jour de l’évolution du conflit et de l’action de l’Église à l’arrière pour le soutien des troupes et des familles et sur le front par les activités des sœurs ambulancières, des aumôniers et des soldats partis combattre au front. Très peu étudiés, les bulletins sont une mine d’informations pour le chercheur.

 

Comment le public accueille-t-il votre Guide ?

NT : Avec surprise d’abord, on ne nous attend pas forcément sur ce sujet, d’une part parce que le Sud-Est de la France n’était pas zone de combat, d’autre part parce que l’implication de l’Église a très peu été étudiée. Passé le temps de l’étonnement vient ensuite la volonté de la découverte… nombreux sont ceux qui souhaite obtenir le document. Nul doute que cela favorisera de nombreuses études et l’organisation de manifestations associées.

LAB : Comme il est destiné prioritairement au monde de la recherche, nous avons axé la diffusion vers cet univers. Si les professionnels sont nombreux à le demander, les généalogistes également. Il y a un regain d’intérêt pour la Grande Guerre, un responsable d’exposition m’a interrogé sur ce que nous pourrions prêter comme documents ! Nous espérons contribuer au renouveau des recherches.

 

Pensez-vous déjà à une nouvelle édition ? Savez-vous si d’autres régions travaillent sur ce sujet ?

LAB : En effet, d’autres régions réfléchissent à la commémoration de la Grande Guerre et c’est même un travail national autour du diocèse aux Armées. Quant à nous, nous réfléchissons à une nouvelle édition puisque nous avons déjà des pistes pour des compléments : nous avons peu abordé les archives des paroisses, par exemple. D’autre part, des fonds signalés non classés le seront alors. Enfin, pouvoir travailler avec nos collègues de l’art sacré semble également une piste intéressante.

NT : Oui, la publication de ce guide agit comme un révélateur. A sa lecture, les communautés et diocèses qui n’ont pu répondre pourront participer à une deuxième édition enrichie. Le diocèse aux Armées fédère les activités commémoratrices des diocèses et régions qui travaillent sur ce même sujet. Notre travail provincial s’inscrit parfaitement dans une action mémorielle collective nationale et européenne.

 

Finalement, comment acquérir votre guide ?

Les deux : Nous l’avons voulu gratuit. C’est simple et pratique, il est téléchargeable sur les sites internet des diocèses de Gap et d’Embrun, de Marseille et bientôt du diocèse aux Armées. Il est également disponible sur le site des archives et bibliothèques du Sud-Est de la France, Christianisme et mémoires en Provence.

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